E così finisce la serie di Lunar: dopo Dodici porte e Sei pietre bianche, tutto trova una sua spiegazione e una precisa collocazione nel bellissimo, epico e commovente capitolo finale, dalle tinte più cupe e cruente. Io sono Lunar è la serie che non ti aspetti: la scrittura di Daisy Franchetto è ricca, vivida come un sogno, affonda a piene mani nel fantasy classico e lo mescola con psicanalisi e misticismo.
Titolo: Tre lacrime d’oro
Autore: Daisy Franchetto
Serie: Io sono Lunar #3
Editore: DarkZone
Pagine: 420
Prezzo: 14,90 €
Acquista: cartaceo | ebook
Trama: Qualcuno è tornato a vivere su Prima Stella d’Incanto, la Dimensione distrutta.
Inquietanti rapimenti coinvolgono tutto l’Ovoide.
Il tempo dell’attesa è finito, Lunar vuole tornare alla Vita, ma per farlo dovrà affrontare la Morte. È lei a custodire Sinbad, è lei il mistero più grande.
Due storie si intrecciano e attendono il momento dell’incontro.
È l’ultima avventura, la chiusura di una vicenda intensa, la fine e l’inizio delle Vita.
Lunar lascia i Cieli Razionali in compagnia di Sky, lo Spirito Guida. Ha deciso di riportare in vita Sinbad che si trova nella Terra dei Morti. Per farlo dovrà cercare un misterioso libro, depositario di un sapere assoluto. Carte dal significato oscuro la guideranno lungo i dedali di un Labirinto che si rivelerà essere molto altro. Ma Lunar è inseguita, come tutti i Nativi di Prima Stella d’Incanto è braccata. Qualcuno è interessato ai poteri degli abitanti della Dimensione distrutta e, in particolare, ad Agav, regina di Prima Stella d’Incanto e amica di Lunar. Agav non è più ciò che molti ricordano.
Nulla è come appare in questa storia che si muove su piani fantastici, onirici, psichici.
La mia recensione
Ultimo volume e come succede sempre, quando finisce una serie, ci si sente un po’ orfani. Ho già avuto modo di raccontarvi quanto questa trilogia mi sia piaciuta, il carattere fiabesco, onirico, mistico e la potenza dei sentimenti dei suoi protagonisti me l’hanno fatta amare. Continua e arriva a compimento, in questo terzo volume, il processo evolutivo di Lunar: dopo aver affrontare il dolore della violenza nel primo volume, aprendo e affrontando ciò che era nascosto dietro le dodici porte, dopo aver affrontato le sue origini e preso consapevolezza del suo essere in Sei pietre bianche, adesso Lunar deve affrontare l’ultima grande prova: la Morte.
Come ogni grande eroe che si rispetti, è giunto il momento di guardare in faccia l’oscuro mondo dell’Oltretomba: Lunar vuole riportare in vita il suo amore, Sinbad, che si era celato sotto le spoglie del Cane del Mondo Ctonio e lo farà partendo per un viaggio lungo e faticoso in compagnia del fedele Sky, il suo spirito guida. Mentre oscuri complotti che minacciano una terribile e distruttiva guerra iniziano a delinearsi, Lunar affronta la più dura e dolorosa delle prove. L’Ovoide delle Dimensioni è sconvolto da una serie di rapimenti ai danni dei Nativi di Prima Stella d’Incanto, di cui Lunar fa parte: stanno cercando anche lei, infatti, qualcuno è interessato ai suoi poteri e a quelli della regina di Prima Stella d’Incanto Agav, scomparsa anni prima.
Queste sono le premesse dell’ultima avventura, raccontata a due voci: quella di Lunar e quella di Agav, che non è più la regina che tutti ricordavano, ma un ragazzo. I due POV si alternano raccontando due storie parallele che s’incrociano nel commovente ed epico finale: Lunar e Agav erano amiche, un tempo, e lo saranno nuovamente, mentre affronteranno l’ultima prova. Lunar dovrà conoscere la Morte, poi possederla e infine trasformarla: per farlo dovrà compiere un viaggio terribile e brutale, che la porterà a separarsi da ogni materialità, perfino quella corporea.
Daisy Franchetto ci ha abituato a una narrazione complessa, piena di substrati, in cui ogni evento è dotato di una propria precisa simbologia che trova una collocazione precisa nella struttura del romanzo. La scrittura è come sempre curata in ogni dettaglio: le parole sono scelte con attenzione, tutta la narrazione è piena di simboli ed è facile ormai comprendere il percorso fatto dalla protagonista e dai suoi amici e anche quello compiuto dall’autrice.
In questa bella trilogia, Lunar ha recuperato i suoi ricordi, ha aiutato persone, ha visitato luoghi fantastici e ora dovrà usare tutta la sua forza per compiere l’ultimo, grande miracolo: salvare il luogo in cui è nata e, soprattutto, salvare il suo amore. Se ci riuscirà, dovrete scoprirlo da soli: io posso solo dirvi che la lunga avventura di Lunar, Sinbad, Agav e degli altri è una storia di conquiste e rinunce, di scelte dolorose e che fanno paura, in cui ogni premio e ogni frammento di gioia conquistato affonda nel buio e nelle pieghe più nascoste dell’animo. É come sempre un viaggio in luoghi che sono psichici più che fisici, vi si legge una conoscenza approfondita della natura umana e anche dei percorsi mistici che portano alla consapevolezza di sé e all’equilibrio, che poi è la forma più affascinante e duratura di pace. Con Tre lacrime d’oro, impariamo anche che il dolore altrui e le perdite (simboleggiate appunto dalle tre lacrime) possono essere usati per andare avanti, conquistare nuove certezze, perfino nuove gioie.
Il finale epico e commovente lascia aperta una porta che spero, prima o poi, l’autrice vorrà spalancare: c’è ancora tanto che vorrei sapere sul mondo creato da Daisy Franchetto. In ogni caso, questo terzo volume conclude alla perfezione la storia, ogni tassello trova la sua collocazione e alla fine il grande puzzle cui l’autrice ha dato vita sarà completo, senza sbavature. Vi consiglio vivamente di leggere questa saga, se avete voglia di credere di nuovo nel fantasy italiano.
Grazie ❤
Adoro Lunar, spero di leggere presto altre tue cose <3
4.5