Riassunto delle puntate precedenti: trent’anni dopo le vicende della prima trilogia, Luke Skywalker è scomparso. Tutti lo stanno cercando, compresa la sorella. Tra quelli che lo cercano c’è Kylo Ren, un cosplayer di Darth Vader interpretato da un Herbert Ballerina in stato di grazia, e con problemi di gestione della rabbia, al servizio del temibilissimo Leader Supremo Snoke. Nel corso della storia vengono presentate le nuove leve, prima di tutto la giovane Rey, che sta aspettando che i genitori vadano a riprenderla e sopravvive vendendo rottami nel deserto, la particolarità di Rey è che evolve come un pokemon. Poi c’è Finn, ex assaltatore che si occupa di fare battute nei momenti meno opportuni, per ricordarci sempre che siamo in un film della Disney ed è tutto finto, Poe, cosplayer di Han Solo, col piccolo droide BB-8, versione pucciosa di R2-D2. Tutti loro si uniranno alla Resistenza. C’è poi, ovviamente, la vecchia guardia: Han Solo e Chewbecca, a bordo del Falcon, Leia – capo della Resistenza – che ha cambiato pettinatura ma non parrucchiere, C3-PO e anche R2-D2 che come al solito salva le chiappe a tutti. La vicenda serve soprattutto come passaggio di testimone dalla vecchia scuola alla nuova e per permettere agli spettatori di deridere Kylo Ren, la sua bruttezza e la sua incapacità di portare a termine qualsiasi piano. Alla fine la Forza si risveglia col mal di testa post-sbornia e apprendiamo che Rey è potenzialmente più forte di Goku e Vegeta dopo la fusione e che sa maneggiare d’istinto una spada laser e tutte quelle cose che il Maestro Yoda ci ha messo secoli a insegnare a Luke (due sono le cose: o Yoda faceva cacare come maestro o Luke faceva schifo come allievo). Comunque, alla fine del film, Rey riesce finalmente a trovare l’isola sulla quale si è rifugiato il Genio delle Tartarug… emh… Luke Skywalker.

Recensione

Facciamo una doverosa premessa: è un film di Star Wars, quindi mi è piaciuto a prescindere. Basta il tema iniziale e le scritte gialle inclinate sul cielo stellato a farmi diventare gli occhi a cuoricino. In questa recensione, però, farò tacere il cuore e parlerà solo il buon senso. Perché, cuore o non cuore, mentre ero al cinema la parte razionale di me non ha potuto fare a meno di domandarsi tutto il tempo: “Ma che cazzo è questa roba?”

Il Primo Ordine, con al comando il Generale Hux, che noi chiameremo per amicizia il Generale Cazz, ha appena rintracciato la base di ribelli di D’Qar, mentre la Resistenza è impegnata a evacuare a tempo di record la zona, il pilota Poe Dameron gioca a fare Han Solo e rende ridicolo il Generale Cazz perculandolo in viva voce per distrarlo mentre fa guadagnare tempo ai ribelli che devono compiere il salto nell’iperspazio. Il Generale Cazz, esperto di tattica militare, si dimostra subito per il coglione che è e cade nel tranello. Poe distrugge i cannoni dell’ammiraglia nemica ma, allo stesso tempo, sacrifica un’intera squadra di bombardieri ribelli. Tornato a bordo, tutto felice  per l’impresa compiuta, Leia lo prende a schiaffi e lo degrada. Questo è solo il primo dei tanti momenti “Torna dalla mamma, Poe” sparsi in tutto il film.

Leia:
Leia: “Va bene, Poe, vai a giocare fuori”

Altri momenti che caratterizzano Gli ultimi Jedi sono:

“É la Disney, bellezza”, quando, per scongiurare il pericolo che lo spettatore possa prendere sul serio la cosa, la tensione viene spezzata dalla presenza di qualche buontempone e delle sue battute.

“Il secondo tragico Kylo Ren”, quando l’imitatore di Darth Vader distrugge cose o fallisce.

“Mannaggia lu vino”, quando gli sceneggiatori si affidano un po’ troppo alla sospensione dell’incredulità (e all’alcool mentre scrivono).

Ma passiamo a Rey e Luke. Luke si è trasformato nel Maestro Muten di Dragoball e, come lui, vive su un’isola sperduta popolata di strane creature, con un potente senso di colpa, una rabbia inespressa e una testa due volte più grande del normale. Rey gli consegna la spada laser e il momento epico e commovente viene spezzato dal primo dei tanti “É la Disney, bellezza”, con Luke che si getta la spada alle spalle e supera una Rey sconcertata, come tutti gli spettatori in sala. Luke le dice che i Jedi si devono estinguere e cercherà di dimostrare questa sua affermazione per tutto il film. Rey, però, non si dà per vinta e lo segue come un’ombra, mentre pesca il pesce spada sul trampolo, mentre scala pareti rocciose senza motivo, mentre cerca di ridurre il volume della sua testa dormendo, ecc. alla fine Chewbecca abbatte la porta di casa come Hagrid nel primo Harry Potter e dice a Luke: “Tu sei un mag…”, no scusate, e dice: “Waaaaargh”.

Luke capisce che la pace sull’Isola delle Tartarughe è finita e la presenza del wookiee + il racconto di Rey sulla morte di Han Solo a opera del figlio Kylo Ren, lo convincono a svelarle la via dei Jedi. Ricordate la parte bellissima su Dagobaa dell’apprendistato di Luke assieme a Yoda? Dimenticatela. L’apprendistato di Rey è una serie di “Faccio come cazzo mi pare” intervallati da momenti “É la Disney, bellezza”. Durante questo periodo, però, scopriamo una cosa interessante: Kylo Ren e Rey sono mentalmente uniti nella Forza: si vedono, parlano, arrivano perfino a toccarsi (la mano, che avete capito!). I loro poteri sono molto simili: entrambi sconfinano decisamente nel Lato Oscuro. Kylo Ren cerca di attrarre Rey nel Lato Oscuro, utilizzando tutti i mezzi in suo possesso e arrivando perfino a mostrarle i pettorali pur di convincerla. Rey, chiaramente ingrifata, gli chiede di mettersi addosso qualcosa, qualsiasi cosa. É la Disney, bellezza.

Ma ritorniamo alla Resistenza, che è riuscita a sfuggire al nemico per merito di Poe, degradato per questo. Dopo il salto nell’iperspazio, Leia Organa si rende conto che sono finiti sulla Salerno-Reggio Calabria dopo Mormanno, senza benzina e senza distributori per chilometri. Sono morti! Tanto più che il Primo Ordine li ha di nuovo rintracciati e che non hanno abbastanza carburante per un nuovo salto nell’iperspazio. Ma come fanno a rintracciarli sempre? Eh? Eh? Lo scopriremo presto…

Uno dei luoghi più pericolosi della Galassia per restare senza benzina
Uno dei luoghi più pericolosi della Galassia per restare senza benzina

Dopo aver mostrato i pettorali a Rey, Kylo Ren si reca al cospetto del Leader Supremo Snoke, un incrocio fra Palpatine e Super Sloth, ma vestito come Malgioglio. Snoke bullizza Kylo Ren, soprannominandolo “Kylo Scem”, e prendendolo per il culo per il suo costume da Darth Vader. Kylo viene colto da uno dei suoi tanti momenti di rabbia e distrugge la maschera, mentre la gente lo fissa come un povero mentecatto. A quel punto, per recuperare un po’ di dignità, decide di partire per andare a distruggere la Resistenza ma, mentre sta per premere il pulsante che distruggerà l’astronave, vede il volto di sua madre Leia e – indovinate – fallisce. A quel punto, però, un altro caccia distrugge la piattaforma d’osservazione dove si trova Leia, sparando lei e tutti quelli che erano con lei (compreso l’ammiraglio Ackbar che stavolta non ha neanche il tempo di gridare: “É una trappola!”) nello spazio.

Un momento terribile, la morte di Leia. Beh, però una morte onorevole e… Cosa? Non è possibile perché è la Disney e, mannaggia lu vino, Leia si risveglia dalla morte nello spazio grazie alla Forza (?) e volando come Superman (??) ritorna – in fin di vita, un po’ di “realismo” – sull’astronave (???). A quel punto, è tempo di trovare un nuovo capo. Poe è davvero convinto che sceglieranno lui perché nessuno gli ha fatto leggere la sceneggiatura, ma, stranamente, viene scelta Amilyn Holdo, vice ammiraglio di Leia che spunta fuori dal cilindro sorprendendo tutti, sceneggiatori compresi. Poe va a parlarci per chiederle che strategia userà ora (per carità fate leggera la sceneggiatura a quest’uomo: c’è scritto a lettere cubitali che non c’è una strategia) e il vice ammiraglio lo mette subito a posto con un paio di “Torna dalla mamma, Poe”, “Come sei dolce, Poe”, “Prendi le tue pasticche, Poe”.

Leia e la sua allegra cavalcata nello spazio...
Leia e la sua allegra cavalcata nello spazio…

Ma passiamo a uno dei personaggi più *inizio momento sarcasmo* interessanti e sfaccettati *fine momento sarcasmo* della serie: Finn. Il ragazzone, entrato in coma dopo lo scontro con Kylo Scem nel film precedente, purtroppo si risveglia. Il tempo di capire dove si trova (cioè nella merda) che decide di prendere di nascosto un guscio di salvataggio e scappare con il localizzatore portatile che possiede anche Rey, in modo che, quando la ragazza deciderà di tornare, non tornerà sulla nave spacciata (e in più Finn si salverà il culo: è un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo). Mentre sta per mettere in atto il suo geniale piano, Finn viene interrotto da uno dei personaggi più *inizio momento sarcasmo* affascinanti e simpatici *fine momento sarcasmo* della serie: l’addetta alle tubazioni (?) Rose. Rose ha perso la sorella nella missione suicida a inizio film che è costata i gradi a Poe e crede che Finn sia un eroe (cara ragazza, date una sceneggiatura anche a lei). Quando si rende conto che è solo uno messo lì per creare momenti É la Disney, bellezza, decide di stenderlo e portarlo in prigione. Se ci fosse una giustizia, i due a questo punto scomparirebbero dall’Universo, ma invece… con un lampo di genio Rose comprende come il nemico riesce sempre a rintracciarli, ma naturalmente “grazie a un potente localizzatore che si trova sull’ammiraglia del Primo Ordine e che può essere disattivato solo tramite codici segreti”. Eeeeh? Mannaggia lu vino. Finn capisce subito tutto al volo e i due vanno a dirlo all’unico che, in tutto il carrozzone, non capisce mai un cazzo: Poe.

Poe si fida ciecamente, così decide di coprirli mentre i due si recano sul pianeta Cantonica, dove Maz (vi ricordate dell’aliena Maz? Io speravo fosse morta, invece…) ritiene si trovi l’unico che può aiutare due imbecilli così in questa impresa: un tizio che fa cose, vede gente e decodifica codici. Il piano prevede: trovare quest’uomo, convincerlo a imbarcarsi con loro sul vascello del Primo Ordine, disattivare il localizzatore e, mentre il Primo Ordine è distratto (?), far compiere alla nave dei ribelli il salto nell’iperspazio, dove i nemici non potranno più rintracciarli. Un piano semplice e lineare con alta potenzialità di riuscita. Nel frattempo, Poe cercherà di non far capire a Holdo che Finn, Rose e BB-8 (per fortuna che ci sono i droidi in questo film) sono impegnati in quella che si prospetta come una “Cazzata alla Poe”.

I due arrivano su Cantonica, un pianeta che Rose definisce “orribile”, anche se Finn proprio non capisce perché: in fondo è pulito, tutti sembrano divertirsi, c’è un bellissimo Casinò, quasi quasi Finn resta lì, altro che guerra, ribelli, Rey… Ma l’animalista Rose gli fa notare un gruppo di velocirapt… emh di bestie torturate e usate per gareggiare e che vengono dal suo pianeta di origine, dove la ragazza è stata trattata come una schiava. All’improvviso, uno sceneggiatore si sveglia e si rende conto dell’improbabile presenza dei due in quel luogo, così li fa arrestare. In cella, che coincidenza!, incontrano DJ, un Benicio Del Toro balbettante e sibilante che si rivela essere un genio nel decodificare codici. Il tizio decide di aiutarli e, con una mossa da illusionista, apre la porta della prigione liberandoli tutti. Fra una battuta di spirito e l’altra, Finn e Rose riescono a liberare tutti gli animali e a fuggire veloci verso la loro navicella, che però viene distrutta davanti ai loro occhi. Ormai in trappola, Rose l’animalista disneyana, libera l’ultimo animale che li ha aiutati e si prepara a crepare in compagnia di Finn quando il solito BB-8 salva il culo a tutti, comparendo su una navicella rubata assieme a DJ. I quattro s’imbarcano alla volta della nave nemica, dove dovranno disabilitare il localizzatore. Ma ci si può fidare di questo DJ? Boh. Gli sceneggiatori non lo dicono, così Finn e Rose si fidano: Rose è costretta anche a dare a DJ il medaglione della sua defunta sorella come anticipo sul pagamento, medaglione che poi il ladro le restituisce in un momento molto commovente (?) poco dopo. Tutto questo teatrino per fare cosa? Boh.

Nel frattempo, Kylo Scem e Rey continuano a messaggiarsi telepaticamente e a questo punto siamo a un passo dalla ship, e meno male, perché l’interesse di Rey per Finn mi aveva, a un certo punto, seriamente spaventato: Kylo le rivela il motivo per cui Luke è sparito, in maniera vigliacca ha provato a ucciderlo nel sonno, perché spaventato dal suo grande potere. A quel punto Rey, sconvolta, affronta il grande maestro Jedi Luke Skywalker, allievo nientemeno che di Yoda, colui che ha sconfitto Darth Vader e ha riportato la speranza nella Galassia… e lo sconfigge in tre mosse. Il macrocefalo Luke perde quel poco di dignità che gli era rimasta e, piagnucolando, confessa a Rey il suo peccato: spaventato dall’Oscurità crescente di Kylo aveva provato a ucciderlo nel sonno, si era poi pentito, ma Kylo lo ha beccato con la spada laser in mano e i due si sono scontrati. Chi ha vinto, secondo voi? Ovviamente Kylo, Luke ormai è da pensionamento e basta. In quell’occasione Kylo ha dato fuoco a tutto… peccato che abbia risparmiato la sceneggiatura. Per questo motivo Luke si è andato, giustamente, a nascondere.

Allora Rey capisce che c’è solo una cosa da fare. E quale può essere questa cosa? Portare dallo psicanalista Kylo Scem? Rinchiudere in un ospizio Luke? Fare in modo che Leia cambi parrucchiere? Dare un giocattolo a Poe? Cosa… cosa in nome di dio?

Ma naturalmente riportare Kylo Scem nel Lato Chiaro! Il piano è semplice: Rey si lascerà catturare dal Primo Ordine e lì, tra una tortura e l’altra, convertirà Kylo Scem al Lato Chiaro della Forza e la galassia sarà salva, perché ovviamente con Kylo Scem al loro fianco sbaraglieranno tutti i nemici, no? Del resto, il ragazzo ha inanellato una serie incredibile di successi militari, finora. Va beh, niente, il piano è questo: Rey prende la bibbia e la valigetta da Testimone di Geova e si reca sull’astronave di Kylo Scem (che poi è la stessa dove si trova anche il Leader Supremo Super Sloth). Luke resta solo con la sua disperazione, il fallimento, la debolezza ma al peggio non c’è mai fine, ed ecco allora comparire Yoda che consiglia a Luke di candidarsi per il posto di professore di Fallimento alla Facoltà di Fiaschi e Smacchi. Luke accetta.

Rey intanto è con Kyle Scem, sul vascello del Primo Ordine. Mentre i due sono in ascensore diretti al cospetto del Leader Supremo Malgioglio, Rey inizia a  parlare della buona notizia del Regno, ma Kylo, da dietro lo spioncino della porta, le dice “No grazie, non ci serve niente, abbiamo tutto”, aggiungendo che deve passare al Lato Oscuro, perché è chiaro che lì ci stanno tutti i vincenti come lui. Le dice, inoltre, che presto conoscerà la storia dei suoi genitori, cioè la cosa che Rey vuole sapere da sempre. I due arrivano al cospetto del Leader Supremo e il vecchiardo inizia subito a prendere per il culo entrambi, svelando il grande mistero che ci ha tormentato per tutta la durata del film: la connessione tra Rey e Kylo Scem è opera sua, basandosi sul fatto che Kylo è malleabile come il pongo mentre Rey è una povera credulona, ha ottenuto di catturare Rey che ora dovrà svelarle dove si trova Luke, perché pare proprio che la morte del Jedi più vergognoso del mondo sia essenziale per la vittoria.

Kylo Ren in una delle scene più intense del film
Kylo Ren in una delle scene più intense del film

Rey si rifiuta di collaborare, per fortuna il Leader Supremo Super Sloth non è un fallito come Luke e le tiene testa, sconfiggendola più e più volte, mentre Kylo sembra non capire dove si trova, chi è e perché lo fa. A quel punto, arriva il momento per Kylo di dimostrare chi è veramente, così il Leader Supremo Malgioglio gli ordina di uccidere Rey, inerme davanti al ragazzo. Kylo Scem prende la spada laser e la punta contro la ragazza, ma qualcosa va storto: il Leader Supremo di Idiozia non ricorda di aver posato una spada laser accanto a lui, sul trono. Si sa che le spade laser sono la maggiore causa di incidenti domestici, oggigiorno, inoltre prima o poi che qualcuno morisse in maniera idiota con un oggetto simile doveva pur capitare: il prescelto è il Leader Supremo di Sto Cazzo. Da lontano, Kylo attiva la spada che trancia in due il cattivone, l’unico che, fino a quel momento, aveva mostrato un barlume di dignità.

A quel punto, Kylo Scem e Rey si uniscono in un combattimento all’ultimo sangue per eliminare tutte le guardie vestite come Kate Bush nel video di Wuthering Heights e ci riescono, per fortuna  che Rey ha imparato a usare la spada laser con una serie di tutorial su You Tube. A quel punto, Kylo Scem le svela che i genitori di lei erano due mercanti che l’hanno venduta e abbandonata e che sono ormai morti. “A ‘sto punto unisciti a me, sei sfigata abbastanza!”. Pure un bambino di tre anni comprenderebbe che si tratta di una balla grande come Jabba the Hutt, ma Rey invece ci crede, solo che, comunque, non è disposta a passare al Lato Oscuro: Kylo è stupefatto, com’è possibile che un altro dei suoi geniali piani sia fallito?! A quel punto i due ingaggiano una lotta per assicurarsi la spada laser di Luke: il tira e molla divide l’arma in due. Poi Kylo cade come corpo morto cade e Rey scappa via tranquillamente (le guardie del Leader Supremo di Sta Minchia erano quelle dieci lì, del resto l’Universo è in recessione, gli stipendi costano, ecc. ecc.)

A questo punto si è liberato un posto di comando nel Primo Ordine, Kylo invia la sua candidatura, il Generale Cazz giunto sul luogo si ritrova davanti: 1) una stanza distrutta 2) i cloni di Kate Bush deceduti 3) Un Leader Supremo tranciato a metà 4) Una prigioniera fuggita come se niente fosse 5) un cosplayer di Darth Vader semi-svenuto che torna in sé e dice che vuole fare lui il capo. Ma il capo di sto cazzo, gli urla contro il Generale Cazz, dicendo l’unica cosa giusta di tutto il film. Kylo, però, lo prende per il bavero e quello, mostrando il suo proverbiale coraggio, subito lo accetta come capo. Fine delle trattative.

Il Generale Hux mentre si stura le orecchie per essere sicuro di aver sentito bene
Il Generale Hux mentre si stura le orecchie per essere sicuro di aver sentito bene

Ma passiamo all’interessantissima vicenda di Finn e Rose, i due insieme a BB-8 e DJ si sono intrufolati nel vascello del Primo Ordine, che a questo punto dovrebbe rivedere un po’ le sue misure di sicurezza. In ogni caso, DJ riesce a decodificare i codici, a quel punto Rose è pronta per fare non si sa bene cosa, ma il gruppetto di imbecilli viene catturato perché DJ li ha venduti tutti al nemico. Che cosa incredibile! Chi poteva mai immaginarlo? Ma soprattutto: c’è un solo piano, in questo film, che riesca?

Nel frattempo le cose precipitano anche a bordo del vascello dell’Alleanza: Poe, per permettere ai due idioti di compiere il loro assurdo piano è arrivato ad ammutinarsi, in compagnia di altri non meglio specificati ribelli. Lasciando l’ammiraglio Holdo sotto la minaccia delle pistole dei suoi tre o quattro compagni, Poe va in sala controllo per compiere il salto nell’iperspazio quando Finn e Rose gli daranno l’ok. É un momento davvero drammatico quello in cui Poe capisce che ciò non avverrà mai perché è stato come mettere la propria vita nelle mani di un cieco paralitico sordo e muto. Mentre, dunque, Poe esclama sorpreso, “Non ci sono riusciti!” (MA VA?), l’ammiraglio Holdo riprende il controllo della nave mettendo fuori combattimento quei tre o quattro ammutinati. A quel punto, in sala comando compare Leia in persona che si è ristabilita ed è ora vestita come Paolo Villaggio nell’ultima fase della sua vita, Poe felice esclama: “Leia!” ma lei gli spara e lo mette a tacere per l’ennesima volta.

A questo punto, Leia spiega al povero disgraziato che non ha capito nulla non solo della guerra ma proprio della vita, che in realtà l’ammiraglio Holdo aveva la situazione sotto controllo: infatti il localizzatore nemico può localizzare solo la nave principale. I ribelli, a quel punto, s’imbarcano su navicelle di salvataggio e fanno rotta verso un misterioso pianeta ribelle dove si potranno rifugiare. A questo punto, qualcuno potrebbe domandarsi: ma dirlo prima, no? No, altrimenti come potevano gli sceneggiatori mettere in ridicolo Poe una volta di più? Leia e il vice ammiraglio Holdo si salutano, dicendosi addio: la donna ha deciso di sacrificarsi, restando sulla nave principale per permettere loro di scappare verso il pianeta. Così, giusto per sottolineare che i veri eroi qui non sono i personaggi principali.

Abbiamo trovato un pianeta sicuro sul quale rifugiarci!
Abbiamo trovato un pianeta sicuro sul quale rifugiarci!

Al sicuro sulla navicella, Leia sorride, ostentando sicurezza, purtroppo non ricorda che uno dei leitmotiv di questo film è: nessun piano è destinato a riuscire. DJ, il tizio che Finn e Rose hanno raccattato e portato con loro e al quale hanno detto la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità, li ha traditi e ha svelato al nemico che i ribelli si sono imbarcati su una flotta che si sta dirigendo verso il tale pianeta. Il Generale Cazz, a quel punto, fa bombardare la flotta, a quel punto il vice ammiraglio Holdo dirige il vascello in un’azione suicida contro quello nemico, tranciandolo in due e salvando, con quest’azione, anche quei due buoni a nulla di Finn e Rose, che stavano per essere giustiziati da Brienne di Tarth pure lei di ritorno dal Comicon nel suo costume da Darth Vader. Brienne fa una fine di merda sconfitta da Finn: la fine di merda non è il fatto che crepa, è proprio essere sconfitta da Finn.

Comunque alla fine ci ritroviamo tutti sul benedettissimo pianeta ribelle, ultra sicuro, a prova di nemici… fatalità: il Primo Ordine, con il loro nuovo capo Kylo Scem, li rintraccia pure lì! E che miseria, ma questa è veramente sfiga. I Ribelli si rifugiano, guidati da alcune gentili volpi di cristallo sfuggite dal cartone di Frozen, in una caverna che ha solo un’entrata, chiusa da un portone in cartongesso, sicura come una trappola mortale. Come cazzo usciamo di qui che ci hanno puntato un cannone contro? Si domanda Poe. Leia, come al solito, quando non sa, resta zitta, facendo finta di cercare una cosa sotto il banco.

I Ribelli decidono, coraggiosamente, di affrontare in campo aperto il gigantesco cannone, con l’ausilio di un alcuni Califfoni truccati: si dirigono in queste condizioni pietose verso il nemico, che carica il cannonazzo, pronto a fare fuoco e a spazzare via tutti quegli imbecilli. Solo Finn, che è il più imbecille di tutti, pensa di poter sconfiggere un cannone gigantesco con l’ausilio del suo ciclomotore Atala e va dritto verso il nemico, mentre tutti gli altri si ritirano a seguito del fallimento dell’ennesimo piano del cazzo. A quel punto, Ros – ma non era meglio se continuava a occuparsi di tubazioni – per salvare la vita a Finn lo sperona col suo Califfone rischiando di accopparlo e di morire lei stessa. Prima di svenire, comunque, gli confessa il proprio amore e lo bacia. Qualcuno impedisca loro di riprodursi, per carità!

Un mezzo imbattibile contro i cannoni nemici
Un mezzo imbattibile contro i cannoni nemici

Ma non è ancora finita: il cannone sfonda il portone in cartongesso della caverna, la situazione è disperata, c’è solo una possibilità, un’unica possibilità, una sola scintilla di speranza… no, non che venga ritrovata la vera sceneggiatura… LUKE! Ebbene sì, nonostante le dimensioni della sua testa e il fatto che è stato sconfitto più e più volte da alcuni fra i personaggi più inetti del film, Luke Skywalker rappresenta ancora la speranza di tutti. Ed eccolo, allora: compare dal nulla all’interno della caverna e, salutata sua sorella Leia – “Cara, perché non cambi parrucchiere?” “E tu perché non cambi testa?” – va fuori ad affrontare il nemico da solo.

Kylo Scem è fuori di sé dalla rabbia: il suo ex maestro è la persona che odia di più al mondo, ragion per cui ordina di sparargli addosso tutte le munizioni in suo possesso. Il Generale Cazz sa di prendere ordini da un coglione, ma visto che lui è ancora più coglione, esegue. Dopo il trattamento, dovrebbe essere rimasta sul terreno solo l’indistruttibile testa di Luke e invece eccolo lì, tutto intero, sorridente quasi, che si spazzola la tunica con aria strafottente. A questo punto qualcuno avrebbe dovuto iniziarsi a porsi delle domande: è comparso dal nulla, si è preso una raffica addosso… com’è possibile? Ma Kylo Scem ha altro a cui pensare, deve sconfiggere il suo arcinemico, quindi scende a terra e lo affronta.

É uno scontro fra titani, quello a cui assistiamo: da un lato il più inetto del Team Cattivi, dall’altro il più inetto del Team Buoni. I due combattono, mentre i Ribelli hanno tutto il tempo di seguire le volpi di cristallo di Frozen, che li portano in un altro vicolo cieco. Per fortuna arriva Rey, che con la sola imposizione della mano, sposta tutto il Gran Sasso per farli uscire dalla caverna.

Nel frattempo, dopo uno scontro di altissimo livello, Kylo Scem riesce a colpire Luke tagliandolo a metà. Niente, Luke sopravvive. Kylo continua a non farsi la domanda giusta e lo affronta ancora, colpendolo di nuovo. Niente, Luke non accusa: ed è solo in quel momento che Kylo Scem comprende la verità. Luke in realtà non è lì davvero, ha mandato, da bravo cacasotto, un ologramma a combattere al suo posto! Kylo Scem si ritira, gabbato per l’ennesima volta, Luke muore sulla sua isola, vinto dallo Sforzo, mentre i Ribelli, assistiti da una fortuna sfacciata e dall’idiozia dei nemici si salvano.

Comunque, breve parentesi seria: a me questo film è piaciuto più dell’episodio VII per quanto riguarda l’intreccio, i personaggi continuano a non piacermi, ma devo dire che l’unico interessante per la sua evoluzione e le potenzialità è proprio Kylo Sc… emh… Ren. Comunque, avranno sempre i miei soldi, non ci si può afre nulla.

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3 thoughts on “Star Wars Episodio VIII – Gli ultimi Jedi a.k.a. Il secondo tragico Kylo Ren”

  1. Sei la prima che leggo a non essere entusiasta (come me) del film!
    Intendiamoci, è una pellicola carina, ma ho riscontrato gli stessi problemi che hai descritto tu. Il film è esageratamente lungo, una sequela infinita di prevedibili colpi di scena e poco pathos, perché (non so se sia per colpa del marchio Disney o meno) l’intenzione di non far decedere nessuno dei personaggi principali (no, nemmeno Finn), che il giovane o meno pubblico ha già imparato ad amare…
    Rey mi ha delusa molto, pensavo che l’avrebbero sviluppata meglio, invece Kylo Ren è notevolmente migliorato, è vero. Quanto meno l’hanno dotato di un minimo di tridimensionalità!m

    1. Davvero? Quindi a qualcuno è piaciuto!!! Perché la maggior parte dei miei amici ne è uscita sconvolta XD Io sono fra quelli che si è mantenuta più “neutra” diciamo. Comunque sì, il problema principale è stata la sequenza prevedibilissima di colpi di scena e la poco epicità, personaggi poco approfonditi e tutto immerso in un’atmosfera da parodia… Insomma, sigh. 🙁

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