TITOLO: Trollhunters
AUTORE: Guillermo del Toro e Daniel Kraus
GENERE: Urban fantasy
TRADUTTORE: Manuela Salvi
EDITORE: De Agostini Libri
COLLANA: DeA
ANNO: 2015
ISBN: 9788851134402
PAGINE: 350
PREZZO: € 14,90
Trollhunters aveva tutte le carte in regola per diventare uno dei miei romanzi preferiti di quest’anno: e infatti così è stato. Ironico, avventuroso, ma anche profondo… Guillermo Del Toro ci ha abituato a favole “dark” che non fanno sconti neanche se rivolte a un pubblico più giovane e così è stato anche per questo romanzo scritto assieme a Daniel Kraus (scrittore, editor e regista).
LA TRAMA
A San Bernardino c’è i ragazzi continuano a sparire e qualcuno dà la colpa ai “mostri”. Nessuno è così pazzo da crederci, ma un pomeriggio di fine estate Jim e Jack Sturges finiscono con le loro biciclette sotto un ponte, qui Jim, il più piccolo, vede Jack svanire nell’ombra. Non è un’ombra qualsiasi: nascosta nel buio c’è una creatura spaventosa. Molti anni dopo (di Jack da allora si è persa ogni traccia) tocca al figlio di Jim, Jim Jr Sturges, il compito di trovare una risposta. Chi ha rapito zio Jack? Ed è vero che sono stati… i Troll?
Il romanzo inizia con un prologo collocato nel 1969 e ci mostra i fratelli Jim e Jack che pedalano veloci verso un ponte. Lì, Jack, il maggiore, è destinato a svanire, rapito dai Troll. Da quel momento Jim vivrà nel terrore che i Troll tornino, soprattutto da quando ha un figlio, Jim Jr. Padre e figlio vivono in una casa “a prova di Troll” (la madre, esasperata, è scappata via anni prima), che ogni sera Jim padre si premura di chiudere e fortificare contro qualsiasi attacco-troll, passando per il matto del villaggio. Anche agli occhi di Jim, suo padre non è tanto giusto: la sua mente è cristallizzata al pomeriggio di 45 anni prima, quando suo fratello Jack è scomparso senza lasciare tracce.
A scuola Jim Jr. (15 anni) è vittima dei bulli (Steve Jorgensen-Warner su tutti!) assieme al suo migliore amico Tobias “Tubby” D. Sistematicamente i due finiscono stipati in qualche armadio troppo stretto o inseguiti dal pam.pam.pam del pallone da basket dell’odioso Steve. A scuola però, c’è anche un nuovo e interessante arrivo, Claire Fontaine, per cui Jimmy si è preso una cotta all’istante, del resto Claire è davvero figa, perché non è come tutte le altre ragazze: è spavalda, se ne frega della moda, è bella ma non in senso comune e poi il suo accento “straniero” (Claire è inglese… anche se alla fine scopriamo che è più precisamente scozzese) è adorabile.
Questa la situazione iniziale: molto normale, anche troppo, no? Ma non preoccupatevi, perché da questo momento in poi nulla più sarà normale per Jimmy e Tubby: scopriranno (loro malgrado) un mondo, un mondo sotterraneo popolato di Troll, alcuni cattivi, altri buoni e coraggiosi. E le domande che Jimmy si è fatto a proposito dei rapimenti (forse) troveranno risposte… risposte che necessiteranno di una buona dose di coraggio! Perché Jimmy è “destinato” a diventare un “Cacciatore di Trolls”… è pronto per trasformarsi da vittima dei bulli a guerriero della notte?
Beh, per saperlo dovrete leggere il libro, io non vi dico altro sulla trama!
LO STILE
Quello che ho apprezzato di più di questo bellissimo romanzo è lo stile: si parla di mostri, mostri spaventosi, di bambini rapiti e mangiati, di morte e di guerra, ma non manca mai, neanche per un momento, il punto di vista di una mente ironica e coraggiosa. È questo a rendere la storia dei “Cacciatori di Trolls” così avvincente e anche così educativa.
Si scende nelle viscere della terra a incontrare mostri, a sfidare la morte e lo si fa sempre col sorriso sulle labbra, anche quando le gambe tremano per la paura. In questo modo Guillermo Del Toro e Daniel Kraus sono riusciti benissimo a rendere tutto il coraggio, l’intraprendenza e lo sprezzo del pericolo dell’adolescenza. Un periodo di grandi scelte ed enormi problemi (il bullo della scuola, la prima cotta, i voti in matematica, il troll sotto il letto…).
Intelligenza vuol dire anche riconoscere i propri limiti, provare a superarli e riderci su.
Il coraggio, spesso, deriva anche da questo. E i protagonisti di Trollhunters sono intelligenti e molto coraggiosi, a dispetto delle apparenze.
I PERSONAGGI
Ho amato ogni singolo personaggio di questa storia, specialmente quelli a più braccia.
Nessun figo, nessun erede glorioso di chissà quale stirpe elfica: ragazzi normali, all’apparenza insignificanti, che si riscoprono piccoli-grandi eroi, destinati a qualcosa di grande, ma solo perché hanno il coraggio di fare scelte difficili. Mi hanno ricordato moltissimo i Goonies (un altro motivo per cui ho amato questo libro). Jim Jr. è semplicemente meraviglioso: mingherlino, sempre fuori luogo, ma molto intelligente… riuscirà a trovare il suo posto nel mondo? Io direi proprio di sì!
E poi il suo amico Tubby: mi ha fatto morire dal ridere! Una specie di Chunk dei Goonies o di Charles Kaznyk, il ragazzino un po’ sovrappeso di Super 8. Ho adorato la sua autoironia e il sarcasmo.
Anche i protagonisti Troll sono stati resi alla perfezione e regalano parecchi momenti esilaranti.
CONCLUSIONI
Un romanzo avvincente, che si legge d’un fiato, adatto ai ragazzi ma anche agli adulti come me, che amano le avventure di ragazzi. Non c’è solo azione in questa storia: c’è coraggio, ironia e anche riflessioni profonde sull’adolescenza, il mondo dei ragazzi e quello degli adulti. Si possono cogliere tanti diversi significati e alla fine, ci si sente esaltati e parte della compagnia!
Il racconto in prima persona permette di immedesimarsi alla perfezione, i capitoli sono brevi e ognuno ha un finale che spinge ad andare avanti nella lettura, fino al gran finale che, scommetto, vi piacerà, esalterà e commuoverà!
Il libro è l’inizio si una serie, ma si legge perfettamente come autoconclusivo, per la trama inizia e si conclude, anche se il mondo creato da Del Toro e Klaus si presta a diverse espansioni (che non vedo l’ora di leggere!!!)
CURIOSITA’
E poi in giro per la rete ho beccato questa notizia, che spero vi esalti la metà di quanto ha esaltato me:
TROLLHUNTERS DI GUILLERMO DEL TORO: SU NETFLIX ARRIVA LA SERIE ANIMATA
One thought on “Recensione TrollHunters di Guillermo Del Toro (De Agostini)”