Finalmente trovo il tempo per parlarvi di uno degli ultimi libri letti. La casa dei ragazzi speciali. Miss Peregrine di Ransom Riggs edito Rizzoli l’ho acquistato lo scorso anno, appena ho saputo che Tim Burton ne avrebbe fatto un film con la splendida Eva Green (un’attrice che amo moltissimo). L’ho preso su Amazon e non mi sono resa conto che era l’edizione vecchia BUR, con copertina flessibile e insomma… sigh. Comunque, era rimasto nella mia libreria per un bel po’, poi avevo bisogno (dopo The Quick) di una lettura dalle atmosfere fosche ed ecco qui: è arrivato il suo momento! E che bellissima lettura è stata!
Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d’altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora?
Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l’oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all’orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d’epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che – protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo – si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?
Editore: Rizzoli
Genere: Fantasy
Collana: NARRATIVA STRANIERA
Pagine: 384
Formato libro: 22 x 14
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Per molti la copertina con la foto d’epoca e la ragazzina sospesa a pochi centimetri da terra, non era molto attraente, io invece devo dire che è stata una delle prime cose che ho apprezzato del romanzo. Adoro le fotografie d’epoca, sono anche un’appassionata di fotografia ottocentesca post mortem (se non siete facilmente impressionabili, andate qui), e questa storia prende piede proprio dalla passione di Ransom Riggs, l’autore, per la fotografia d’epoca, ergo era la storia perfetta per me.
Una delle cose che ho apprezzato di più del romanzo è che tutte le foto di cui è arricchita la storia sono autentiche, tranne per qualche leggero ritocco. In pratica l’autore ha costruito attorno a una collezione di foto vere una storia incredibile, fatta di ragazzi dai poteri speciali, mostri, viaggi nel tempo e cattivi. Credo che la nascita stessa di questa storia sia stata geniale: prendendo spunto da una serie di foto e di persone realmente esistite, Ransom Riggs ha creato dei personaggi che in questo modo risultano tangibili, perché possiamo vederli bene in faccia. Tutti i personaggi che incontriamo (tranne il protagonista, Jacob) hanno un volto, sono inseriti in un contesto, la loro vita è testimoniata da immagini: esistono!
E cosa fanno tutti questi personaggi? Partiamo dall’inizio: Jacob non è particolarmente entusiasta della sua vita. Per tutta l’infanzia ha ascoltato le storie di suo nonno, un uomo che ha viaggiato, vivendo avventure incredibili, talmente incredibili da risultare… bugie. Sì, perché se da bambini Jacob credeva ai mostri, agli spettri, ai ragazzi volanti, a quelli che potevano sollevare massi pesantissimi sulla testa, ora che è un adolescente sa che tutte quelle storie erano solo storie, che suo nonno aveva unaa fervida immaginazione e che, in sostanza, gli ha sempre mentito. Il nonno di Jacob ha origini polacche ed è ebreo, è sfuggito alle persecuzioni naziste rifugiandosi su quest’isolotto, accudito da una donna nel suo collegio per ragazzi speciali e per speciali s’intende ragazzi con poteri paranormali. Jacob ha ormai accettato l’idea che suo nonno si è inventato tutto e con un po’ di nostalgia e anche di rabbia corre da lui quando questi lo chiama al telefono agitato dicendo che “lo hanno trovato”.
A quel punto, Jacob s’imbatte nell’incredibile. Da quel momento la sua vita cambia, tutte le storie alle quali un tempo aveva creduto e che poi aveva considerato solo bugie, tornano in vita, con tutta la loro devastante potenza. Jacob comincerà a soffrire di allucinazioni… ma lo sono davvero? Per saperne di più e ritrovare la sua pace mentale, si recherà sull’isola dove ha trovato rifugio suo nonno durante la guerra. Lì saprà la verità, una verità assurda, bellissima ma anche estremamente pericolosa.
Ho amato di questo libro lo stile, ironico e fluido. Mi sono piaciuti anche molto i personaggi: il mio preferito è Jacob, di cui adoro l’intraprendenza, il coraggio e, appunto, l’ironia. Tutta la storia è costruita per tenere il lettore col fiato sospeso fino alla fine, pagina dopo pagina, e l’autore ci riesce perfettamente. All’inizio è più cupa e angosciante, poi, man mano, diventa una grande avventura fantasy di ragazzi, che avrà il suo seguito nei prossimi due libri (che a questo punto devo comprare subito!)
Un romanzo che piacerà a chi adora l’avventura, l’ironia e le atmosfere dark.