Benvenuti all’ottava tappa del Blog Tour dedicato all’uscita del secondo e attesissimo volume della serie Raven Rings di Siri Pettersen che Multiplayer Edizioni ha avuto il merito di portare qui in Italia: il nostro paese ha accolto calorosamente l’autrice e i suoi personaggi, che si sono guadagnati subito un fandom accanito e affezionato.

Per quanto mi riguarda, uno dei maggiori pregi della serie è la maniera con cui l’autrice è riuscita a usare e reinterpretare le tradizioni e le leggende nordiche, dando loro nuova linfa vitale e nuovi significati. Ecco perché ho deciso, in questa tappa, di parlarvi del fantastico simbolismo, legato ad ambientazioni e personaggi, che Siri Pettersen sviluppa nella sua opera. Andiamo subito alla scoperta delle leggende nascoste in questa storia stupenda, ma prima ecco le info tecniche sul libro!

Titolo: Il Marciume
Autore: Siri Pettersen
Serie: Raven Rings #2
Preceduto da: La figlia di Odino (recensione)
Editore: Multiplayer Edizioni
Genere: Fantasy
Data di pubblicazione: 17/05/2018
Pagine: 492
Prezzo: 21.00 €
Link acquisto: Cartaceo

Trama: Hirka è prigioniera di un mondo morente, divisa tra cacciatori di teste, nati dalle carogne e la nostalgia di Rime: per rivederlo sacrificherebbe ogni cosa. Nel nostro mondo a lei sconosciuto, è un bersaglio facile e la lotta per la sopravvivenza non è nulla rispetto a ciò che accadrà quando prenderà coscienza della propria identità. La fonte del marciume ha bramato la libertà per mille anni. Una libertà che soltanto Hirka può dare.

Ambientazione

L’autrice ha ambientato la sua storia in una gelida terra del nord dal nome mitico (Ymslanda), nella quale, ci tiene a specificare, non troverete draghi, spade magiche o altro. Una sorta di magia c’è, ma è una magia misteriosa, legata alla natura, alle leggende, alla superstizione. In questo secondo volume, inoltre, Siri Pettersen ambienta una parte della storia nel nostro mondo, nella nostra Europa, terra moderna ma ricca di antiche leggende.

Ymslanda è un mondo organizzato come nelle antiche terre vichinghe, disseminato di villaggi e agglomerati cittadini più grandi, in cui religione e politica spesso coincidono: il potere è concentrato nelle mani di un Consiglio ristretto che utilizza le leggende e la paura del diverso e dell’ignoto per governare e mantenere l’egemonia. Sangue, sacrifici, rituali sono la base di questo potere.

L’Europa, invece, è quella che conosciamo ma… con qualche segreto e leggenda in più! La bellissima mappa all’inizio del secondo volume ce la mostra per la terra dove sono nati miti e leggende.

Il collegamento tra i due mondi, Ymslanda ed Europa, avviene tramite dei portali, i Raven Rings che danno il titolo alla serie e richiamano una delle creature più significative della mitologia norrena: il corvo.

Le leggende

Dalle fonti, sappiamo che i Vichinghi tenevano in gran conto il coraggio, dunque l’arte della battaglia, che garantiva ai migliori guerrieri l’accesso al Valhalla, dove avrebbero banchettato al cospetto di Odino stesso, l’astuzia (una delle divinità più importanti del pantheon norreno è Loki, dio dell’astuzia) e il Fato, che governa tutte le azioni umane. Su questi tre elementi si fonda questa bellissima saga: coraggio, astuzia, fato.

Ma da quali leggende si è lasciata ispirare Siri Pettersen?

Il corvo

Nella mitologia norrena il corvo è il simbolo di Odino: il padre degli dei, infatti, viene raffigurato in compagnia di due corvi che rappresentano il Pensiero e la Memoria, due qualità fondamentali in una cultura, come quella vichinga, che non conosceva ancora la parola scritta. Tutto doveva essere pensato e ricordato, ecco perché i riti erano così importanti: conservavano la cultura intera di un popolo. Ed ecco perché il Rito cui è sottoposta Hirka nel primo volume (un rito di passaggio in cui deve dimostrare di possedere il Dono, una sorta di potere che la unisce alla Natura) svolge un ruolo così essenziale. Secondo la leggenda, i corvi di Odino ogni sera tornavano dal loro padrone, si appollaiavano sulla sua spalla per raccontargli tutto ciò che avevano visto: la loro figura, infatti, è collegata anche alla saggezza e alla conoscenza. Inoltre il corvo, nella mitologia norrena, è associato a saggezza, preveggenza e lungimiranza ed è simbolo di morte e distruzione, visto si nutre anche di cadaveri di animali e di uomini. Ora guarderete ai corvi che popolano le pagine di questa saga con un rispetto ancora maggiore, vero?

Odino

Hirka viene definita “figlia di Odino” perché non ha la coda, è diversa dal resto degli abitanti di Ymsland (praticamente è umana!) e viene accusata di aver lasciato passare gli Orbi a Ymslanda, attraverso i Cerchi di Pietre detti Raven Rings. Perché, dunque, “figlia di Odino”? Odino, il padre degli dei, è il dio più antico del pantheon norreno. Una delle sue caratteristiche è il perenne viaggiare alla ricerca della conoscenza: vi ricorda qualcuno? A me Hirka e il viaggio che deve intraprendere per scoprire la verità su se stessa e sul suo mondo. Odino, infatti, era rappresentato anche con le sembianze di un ramingo, l’unico a conoscere il segreto dei Nove Mondi in cui la mitologia norrena divide il mondo conosciuto. E anche Hirka, come Odino, è destinata a muoversi tra mondi diversi. Addirittura, anche prima che la sua avventura ufficialmente abbia inizio, Hirka vive viaggiando per tutta Ymslanda assieme al suo padre adottivo, un guaritore. Il viaggio, insomma, è nel suo sangue!

I capelli rossi

Hirka ha capelli rosso fuoco, una caratteristica che ha sempre richiamato un carattere fiero e sprezzante delle regole, come in effetti è anche la nostra eroina. In passato le persone dai capelli rossi venivano anche guardate con sospetto e, a volte, con paura, proprio per la loro diversità.

Raven Rings

I famosi Raven Rings della serie non sono altro che cerchi megalitici, cioè cerchi di pietre gigantesche che, personalmente, mi hanno ricordato molto Stonehenge. Costruzioni di questo tipo erano tipiche dell’area nordica (ma non solo, se ne trovano anche in Sardegna) di epoca neolitica. Alcuni pensano che Stonehenge rappresenti una sorta di “osservatorio astronomico”, anche se le leggende parlano di antichi portali per altri mondi e oscuri sacrifici (ops!). I Raven Rings di Siri Pettersen hanno sicuramente una funzione magica e misteriosa, come scoprirete leggendo.

Il marciume

Il marciume che dà il titolo al secondo volume è la più grande paura di Hirka e degli abitanti di Ymslanda: nella mitologia nordica, allo stesso modo, coloro che morivano per malattia (quindi non combattendo) o che in vita si erano comportati da codardi o male erano condannati alla Terra delle Nebbie, l’ultimo dei Nove Mondi, dove subivano punizioni feroci e dove i corpi erano sottoposti a una continua ed eterna putrefazione: che Siri Pettersen si sia ispirata a questa leggenda per definire il suo “marciume”? In effetti una delle grandi paure dei popoli antichi era proprio l’estrema volatilità della natura umana: ecco perché spesso i morti venivano bruciati, proprio per evitare l’orribile putrefazione della morte.

E con questo credo di aver approfondito alcuni degli aspetti più interessanti della serie, spero anche di avervi incuriosito e spinto a leggere questa serie! Non perdete le altre bellissime tappe!

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3 thoughts on “Tappa VIII – Blog Tour Il Marciume (Raven Rings #2): ambientazione e leggende”

  1. Bellissima tappa *_* Adoro i miti e le leggende! Bella l’idea dei corvi che rappresentano pensiero e memoria, il paragone tra Hirka e Odino è bellissimo, non ci avrei mai pensato!

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