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La magia della matematica di Arthur Benjamin
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Pare che la magia si nasconda davvero nei luoghi più impensabili e che, soprattutto, salti fuori imprevedibilmente e che, inoltre, sia così rara non perché infrequente ma perché poche le persone che riescono a vederla e a farla vedere agli altri.
Con la matematica mi sta capitando uguale: non posso ancora dire di essere una fan, a dire il vero mi fa ancora paura, ma sto iniziando a percepire lo scintillio e ho quella specie di fame che ti viene quando incontri qualcosa che ti piace e di cui vorresti sapere tutto.
C’è un nome per questa avidità di pagine da leggere e cose da capire – ora non mi viene – ma è una sensazione bellissima che ti scalda dentro: sapere che ci sono altre cose da scoprire e studiare che ti aspettano sulla scrivania alla fine delle giornata, che creeranno altre connessioni e ti porteranno su altri pianeti e in altri universi e che, alla fine, faranno di te un essere umano migliore.
(Il libro che mi appresto a leggere, molto bello e molto semplice, è preso in prestito dalla biblioteca personale di mio padre, ovviamente).
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