buon-junkieE benvenuto Ottobre, un mese che adoro: al momento non si può dire che l’autunno sia arrivato, perché qui la gente gira ancora con sandali e canotte, anche se io sto facendo di tutto per convincere chiunque che ormai l’estate è finita, sfoggiando giacche di pelle e stivali incurante dei trenta gradi. Comunque, speriamo che arrivi presto il freddo e soprattutto che io riesca a trovare la forza di fare il cambio di stagione! Detto ciò, passiamo alle cose serie: oggi recensisco Flawed, gli Imperfetti di Cecelia Ahern, un romanzo distopico edito De Agostini che la CE mi ha gentilmente inviato in omaggio (come ebook).

Titolo: Flawed, gli Imperfetti (Flawed #1)
Autore: Cecelia Ahern
Editore: De Agostini
Categoria: Ragazzi , Narrativa
Collana: Le Gemme
Genere: futuro, distopia, young adult
ISBN: 9788851139902
Data di uscita: 13 settembre 2016
Numero di Pagine: 416
Lingua: italiano
Prezzo: € 14,90 (cartaceo)
Prezzo: € 6,99 (eBook)

BELLO!
BELLO!

Trama
In un futuro non molto lontano, il giudice Crevan conduce una spietata guerra contro l’immoralità.
È lui e lui solo a decidere chi è un cittadino modello, e chi invece è un “imperfetto”, un essere Fallato da marchiare a fuoco con una F sulla pelle e da allontanare dalla società civile.
Celestine ha diciassette anni e non ha mai avuto dubbi sul suo ruolo nel mondo: è una figlia perfetta, una studentessa perfetta, ed è anche una fidanzata perfetta. La fidanzata di Art, il figlio del giudice Crevan. Ma un giorno tutto cambia. Celestine vede un Fallato in fin di vita e sente di doverlo aiutare. D’un tratto tutto ciò che ha sempre ritenuto giusto non lo è più. Perché la compassione è più forte. Più forte della legge e delle rigide regole del giudice Crevan. Celestine decide quindi di aiutare il pover’uomo e quella decisione cambia la sua vita in un attimo.
Allontanata dalla famiglia, arrestata e umiliata, la ragazza viene trascinata in processo davanti a Crevan. E proprio lui, incurante delle suppliche di Art, la condanna a essere marchiata a fuoco come Fallata. Sarà durante il processo che la strada di Celestine incrocerà quella di Carrick Vane, un Fallato misterioso e affascinante: l’unico amico su cui d’ora in poi Celestine  potrà contare.

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Imperfetti, lo siamo tutti no? È naturale, fa parte dell’essere umano. Eppure tutti vogliamo la perfezione, la pretendiamo da noi stessi e dagli altri, con conseguenze a volte disastrose. Da questo concetto parte l’autrice Cecelia Ahern per raccontarci la storia di Celestine, ambientata in un mondo perfetto, o meglio, un mondo dove la perfezione è legge. Celestine, quasi diciottenne, vive in una società in cui gli esseri umani sono divisi in Perfetti e Fallati. Cos’è un fallato? Un fallato è una persona che non segue le regole, sostanzialmente, quelle regole stabilite dalla Gilda e dal giudice Crevan. Un fallato è una persona che ha dei difetti, insomma, e che dunque la società deve marchiare e isolare, così che quei difetti non “contaminino” gli altri. E non si parla solo di delinquenti, criminali, assassini, ladri, ma anche di persone che vorrebbero una vita diversa, che per ragioni varie sono costrette a mentire, insomma… esseri umani.

Chiunque non segua le regole, viene marchiato a fuoco con una F e dovrà portare quel simbolo in bella vista per sempre, per consentire agli altri di tenerlo alla larga. Insomma, siamo in una vera e propria distopia, in cui la ricerca della perfezione è diventata ossessione, in cui i difetti, anche quelli umanissimi, danno il via a una caccia alle streghe crudele e cruenta.

Penso ai Fallati che incrocio ogni giorno per strada, gente che non posso guardare negli occhi, gente che scanso per non correre il rischio di sfiorarla. Penso alle cicatrici che li identificano, le fasce sul braccio, le loro limitate possibilità, la loro vita ancora all’interno della società ma lontano da tutto ciò che desiderano. Li si vede spesso in attesa alle fermate del coprifuoco, giù in città, costretti a rientrare in casa entro le dieci di sera in inverno, le undici in estate. Vivono nel nostro stesso mondo, ma in maniera diversa. E io, voglio diventare come loro?

In questo mondo la diciottenne Celestine vive, bellissima, perfetta, precisa: un vero esempio per chiunque. Celestine è innamorata di Art, anche lui bello e perfetto, che altri non è che il figlio del giudice Crevan, un uomo che tutti temono ma che Celestine vede come una specie di “secondo padre”.

Tutto però è destinato a cambiare, perché Celestine di colpo un giorno si trova davanti alla realtà: le soffocanti regole della Gilda e del giudice Crevan hanno avuto come risultato quello di far vivere le persone in un costante clima di terrore. Celestine inizia a comprendere, pian piano, che quello in cui vive lei è un mondo dorato, protetto, lontano dalla realtà che vivono coloro i quali non hanno la fortuna di essere fra le grazie del giudice Crevan.

Inizia così un lungo percorso di comprensione, che la porterà a prendere le difese di un anziano Fallato su un autobus e da lì a essere condannata lei stessa come Fallata, proprio da quel giudice Crevan che credeva amico. Celestine risulterà essere “la più Fallata” della storia, proverà umiliazione, dolore, paura. Sarà isolata, la sua vita distrutta… eppure. Eppure c’è una speranza.
Celestine dovrà guardare oltre la sua vita, oltre l’esistenza condotta fino a quel momento: prendere coscienza di se stessa, degli altri, avere il coraggio di accettare che il mondo e gli uomini non sono perfetti, ma vanno bene lo stesso.

In carcere Celestine conoscerà un ragazzo Fallato, Carrick, il quale la aiuterà moltissimo in questo percorso, pur quasi non rivolgendole la parola. Tra i due ci saranno solo sguardi, cenni, ma attraverso questi scambi Celestine comincerà a comprendere di non essere sola.

La spunto è molto interessante e attuale: viviamo in un mondo in cui la perfezione è il modello e i difetti sono una colpa. Cecelia Ahern ha pensato un mondo sgradevolissimo in cui questa dicotomia tra Perfetto e Imperfetto assume le sembianze della lotta ancestrale fra Bene e Male. È un libro che si legge velocemente, anche se avrei voluto che qualche punto fosse un po’ più fluido e veloce. Ho avuto l’impressione che l’autrice si sia soffermata moltissimo su Celestine (com’era giusto) e troppo poco sugli altri personaggi, che perdono un po’ consistenza. Lo stesso Carrick, che sarà sicuramente il prossimo interesse amoroso di Celestine e parte del triangolo che pian piano si è andato a delineare, è descritto solo per pochissimi cenni e attraverso le supposizioni di Celestine, che prova per lui subito interesse e trasporto.

Comunque sicuramente una lettura piacevole, che manca un po’ di ritmo nella parte centrale, ma che ti spinge a chiederti come finirà la guerra tra Perfetti e Imperfetti e che ruolo avranno Celestine e Carrick in tutto questo.

Che ne dite? Sarà fra le vostre prossime letture? Fatemi sapere se vi interessa! Ah, e se avete consigli per altre distopie da leggere, ditemi pure!

Nel frattempo: Buone Letture!

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