Ed eccomi qui con una nuova recensione: questo è un romanzo che ho finito la scorsa settimana, ma di cui riesco a scrivere solo ora! Feline di Sarah Bianca edito LainYA (Fazi), un libro di cui ho sentito parlare moltissimo e che mi ha subito affascinato per il tema.
Adoro tutto ciò che è paranormale, ma non avevo ancora letto storie di mutaforma, per cui mi sono lanciata in questa lettura con entusiasmo!
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Questo è il romanzo perfetto per chi ama leggere storie che mescolano mistero, avventure, magia e amore. L’amore ha un ruolo fondamentale e leggendo questo romanzo vi ritroverete in un mondo a due passi dal nostro ma caratterizzato da sentimenti fortissimi, istintivi, “animaleschi” e da tanta magia. La storia inizia in Germania, alla Tenuta, dove vive una gigantesca comunità di mutaforma divisa in molteplici tribù, ogni membro della tribù muta in un animale diverso, ha dunque caratteristiche, bisogni, aspettative diverse. Questo, naturalmente, comporta contrasti. Al momento, le redini di questo strano “impero” sono nelle mani di Isolde, mutaforma e strega. I poteri della donna le hanno permesso di amministrare la Tenuta fino a questo momento, ma è stanca e provata e il suo trono comincia a vacillare, ragion per cui ha ormai deciso di cedere il posto a suo nipote, Uriel. Assistito dalla sua gemella Stella, il ragazzo dovrà riuscire a tenere insieme le tribù, evitando i contrasti e una guerra che porterebbe alla loro fine.
Come fare? Procurandosi un’anima (la metà perfetta, in pratica) che sia potente almeno quanto Isolde e dia lustro alla coppia: insomma, ciò di cui Uriel ha bisogno è una moglie mutaforma che abbia anche i poteri di una strega. Ecco perchè Uriel, in compagnia di Stella, parte per un viaggio in Europa alla ricerca della sua anima gemella, che troverà in Dara, italiana, una ragazza dal passato doloroso (i suoi genitori sono morti in un incidente, si è salvata solo lei, al prezzo di cicatrici visibili ma soprattutto nascoste). Dara viene dunque portata con la forza alla Tenuta allo scopo di essere mutata e poi istruita per il grande onere al quale è destinata.
Non è facile per una ragazza che ha sempre ignorato la parte misteriosa del mondo, accettare tutto questo. Dara, però, è sola, non ha più una famiglia, è bella senza sapere di esserlo ed è altrettanto forte, solo che potrà scoprirlo soltanto mettendosi alla prova. Vi stupirete nel vederla passare da ragazza spaventata dal mondo, ferita, timorosa, a donna capace di lottare per se stessa e per gli altri.
La vita alla Tenuta non è semplice, tanto più che i poteri di Dara sembrano di colpo molto più grandi e pericolosi di quello che si pensava. L’autrice ci porta a conoscere tribù e animali diversi, ci fa riflettere sulle differenze, sulla necessità di collaborare e sugli inevitabili contrasti.È una storia di crescita, questa: Dara riuscirà a guarire le sue ferite e ad accettare fino in fondo il suo destino? Ed è proprio questo che la vita le riserverà?
L’amore che nasce tra lei e Uriel, il suo rapitore, può fornirle alcune risposte, ma non tutte: è dentro di lei che Dara dovrà trovare la forza.
Alla Tenuta troverà amici, sostegno, una famiglia, l’amore, ma anche difficoltà, paure... in altre parole, la vita che ha sempre rifuggito, oltre che alcune ombre del suo passato che diventano sempre più nitide. Il contatto con gli animi istintivi e potenti dei mutaforma farà conoscere a Dara la parte più vera della sua stessa natura: Dara è fatta per unire gli animi, per comandare, una cosa che né Uriel, nè Isolde si aspettavano. Ma mentre il ragazzo è profondamente affascinato dalle qualità della sua anima e, nonostante il carattere dominante, potrebbe infine accettare una prevalenza di Dara nella coppia, per Isolde, questa strana, potentissima ragazza comincia a essere una minaccia (o almeno così immaginiamo).
La coppia Uriel-Dara inizia a conoscersi, con tutte le difficoltà del caso (Dara è titubante nei confronti di Uriel, pur essendone profondamente attratta, ed è normale e giusto, vista la maniera in cui si sono conosciuti) e questo amore nascente tiene le redini delle storia: è il filo conduttore di un’avventura che si svolge nello spazio circoscritto della Tenuta, i cui confini, però, mano mano che la storia va avanti si estendono, perché il destino di tutti i personaggi sembra andare ben al dà, dovrà realizzarsi probabilmente altrove.
Anche la coppia di gemelli Uriel e Stella è particolarmente ben riuscita (mutano entrambi in bellissime e potenti tigri bianche e considerando che la tigre siberiana è uno dei miei animali preferiti, non potevo che apprezzare questi personaggi): gli intermezzi e gli scambi fra i due sono la parte più divertente del romanzo, si vogliono bene, si adorano e si azzuffano proprio come farebbero due tigri. In questo rapporto all’apparenza esclusivo, Dara trova il modo di entrare, farsi accettare, farsi amare.
Una delle cose che ho apprezzato del romanzo, è proprio la capacità dell’autrice di mescolare la natura umana e quella animale senza eccedere in un senso o nell’altro: in altre parole, se i mutaforma esistessero, sarebbero esattamente così. Divisi fra l’istinto e la ragione, fra il desiderio di far uscire la parte “animale” e quello di controllare i propri sentimenti. In fondo, da questo punto di vista, l’autrice sembra suggerire che in ognuno di noi si nasconde un animale (una chiave di lettura personale, ma che mi piace molto!).
Anche il personaggio di Isolde, con le sue mille ombre, è ben costruito e mi ha incuriosito moltissimo: la sua storia, raccontata a Dara, sa di disperazione e coraggio. È uno dei quei personaggi “grigi”, come li definisce George R.R. Martin, un personaggio, cioè, in cui luce e ombra sono mescolate, dai sentimenti e gli scopi nebbiosi, non necessariamente buono ma neanche completamente cattivo. Insomma, un personaggio che non vedo l’ora di incontrare di nuovo.
In questo romanzo, la parte magica risulta credibile, tanto da farci immaginare che la Tenuta esista davvero, in qualche parte della Germania. Un romanzo di circa 500 pagine che si legge d’un fiato, scritto in uno stile fluido che riesce a trasmettere con precisione sentimenti violenti e profondi, che leggerete con l’ansia di sapere se alla fine Uriel e Dara potranno essere felici, se la Tenuta sopravviverà al cambio di gestione e quali pericoli e misteri ancora li aspettano.
Il finale rocambolesco e inaspettato vi lascerà con il desiderio di contattare subito l’autrice per ordinarle: fuori il seguito!
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