Le parole e la bellezza che si portano dietro e a cui mi fanno pensare.
Un inno, Gottfried Benn
Con quella qualità dei grandi pugili:
incassare e rimanere
saldi.
Tra l’andarsene e il restare, Octavio Paz
Tra l’andarsene e il restare dubita il giorno,
innamorato della sua trasparenza.
#LeggoiRussi: Michael Lermontov, il poeta della negazione
Michael Lermontov, il “poeta della negazione”: un romantico ribelle, individualista, anarchico e in lotta perenne contro il sistema.
Chinati, ti devo sussurrare, Brodskij
Chinati, ti devo sussurrare all’orecchio qualcosa: la poesia di Josif Aleksandrovič Brodskij.
Meditazione ultima, Federico García Lorca
Il tempo / ha il colore della notte. / Di una notte tranquilla: poesia di Federico Garcia Lorca.
Pappagalli verdi di Gino Strada
Hanno le ali, volteggiano in aria come uccellini: i pappagalli verdi sono mine anti-uomo.
Wallace Stevens, Della superficie delle cose
Nella mia stanza il mondo è al di là della mia capacità di capire: poesia di Wallace Stevens.
Jorge Luis Borges, Se il sonno
Se il sonno fosse (c’è chi dice) una
tregua, un puro riposo della mente: poesia di Borges.
William Blake, Auguries of Innocence
Every night and every morn / Some to misery are born: William Blake.
Addio: dimentica e perdona, Brodskij
Addio,
dimentica
e perdona.
E brucia le lettere,
come un ponte.
Erich Fried, disassuefazione
Non devo uccidere
non devo tradire
Questo lo so
Devo imparare ancora una terza cosa:
Non devo abituarmi.
La mia passione per i libri di Adelphi
Un buon editore è quello che pubblica circa un decimo dei libri che vorrebbe e forse dovrebbe pubblicare.
Cesare Pavese: Tu sei come una terra, poesia
Poesia tratta da Cesare Pavese “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, Einaudi, Torino, 1952
Cerco la tua somma, poesia di Julio Cortazar
Ogni domani è l’ardesia su cui ti invento e ti disegno: poesia d’amore di Julio Cortazar
Jules Verne e H. G. Wells: i padri della fantascienza
La moderna fantascienza ha due padri: Jules Verne e H. G. Wells.
E sono infinitamente felice, poesia di Marina Cvetaeva
E sono infinitamente felice, poesia di Marina Cvetaeva
Le anime morte di Gogol
Le anime morte di Gogol: brevissima recensione dopo averlo terminato.
Oggi è il compleanno di Charles Baudelaire
Oggi è il compleanno di Baudelaire, il precursore del decadentismo e del modernismo.
La poesia Grido e il suicidio di Antonia Pozzi
Antonia Pozzi ha scritto “Grido” a 20 anni, sei anni prima di togliersi la vita.
Women, Wine and Snuff di John Keats, versione edonista
Datemi bacco, tabacco e venere
Finché non dica: “Basta, sono in cenere”.
La magia della matematica di Arthur Benjamin
La magia della matematica di Arthur Benjamin: matematica divulgativa per tutti.
Le anime morte di Gogol: surrealismo e poesia
Le anime morte di Gogol: poesia e surrealismo
Pedro Paramo di Juan Rulfo: un romanzo a strati
Pedro Paramo è un labirinto popolato di fantasmi. Ma c’è anche l’Amore, in molte forme.
Quando sarai vecchia, William Butler Yeats
La mia traduzione di When You Are Old di William BUtler Yeats.
Denti di latte, Giancarlo Majorino
Un soffio la sera riuniti, per quanti altri soffi non so.
E allora impara a vivere: i Diari di Sylvia Plath
E allora impara a vivere. Tagliati una bella porzione di torta con le posate d’argento.
L’evoluzione continua, Nicola Moranelli
Un saggio sull’Universo, la Vita e la Storia di noi Esseri Umani. L’evoluzione continua, dal Big Bang alla Civiltà delle Reti.
L’amore in Chiedi alla polvere, John Fante
Quelli che vale la pena di amare veramente sono quelli che ti rendono estraneo a te stesso.
Il dolore: Le palme selvagge, Faulkner
Fra il dolore e il nulla, io scelgo il dolore.
Tutti voi portate una corazza: Marina Cvetaeva
Io sono una creatura scorticata a nudo e tutti voi portate una corazza.