Seconda puntata di Bridgerton. Disclaimer sempre uguale: spoiler e sarcasmo. Andiamo.
La puntata inizia con un flashback che ci mostra il momento in cui Simon Bennet nasce. Un parto molto difficile, la madre urla di dolore assistita da dottore e levatrici. Fuori dalla stanza, la Curva Sud degli Ultrà del Duca di Hastings attendono trepidanti il lieto evento, col Duca che si presenta subito come un uomo molto calmo e pacifico che in confronto Sauron è il Piccolo Principe.
«Parlate! Qualcuno mi dica qualcosa!» urla, fuori di sé dall’ira.
Ma che cazzo ne sappiamo noi, dicono gli sguardi attoniti dei Duca Boys, siamo insieme a te qui fuori. A quel punto, qualcuno al grido di “trinca, trinca, trinca, buttalo giù con una spinta” passa saggiamente al duca una fiaschetta e questi, per un secondo, si placa.
Arriva Lady Danbury, che vorrebbe entrare per assistere la duchessa, ma il giovale Duca le dice che quello non è posto per una donna. Dentro è pieno di donne, ma va bene, non fa nulla, tutto a posto, trinca, trinca, trinca. All’ennesimo urlo disperato della donna, il Duca non ci vede più ed entra di prepotenza nella stanza.
«Ma è nato allora? È un maschio sì o no?»
«Si vede la testa!» sentenzia, molto professionalmente, il dottore.
«E quindi è maschio?» chiede il Duca che di anatomia umana sa poco e niente. «Ditemelo!»
La partoriente, al limite delle forze, implora: «E diteglielo che mi sono già rotta ampiamente il cazzo.»
Dopo un po’, finalmente, nasce il bambino, è un maschietto, il Duca ha finalmente un erede.
«Ho un figlio!» urla l’uomo, che ama sottolineare l’ovvio e non è in grado di impostare la voce su un tono normale.
La stanza, nel frattempo, grazie all’intervento accurato del dottore, sembra il set de Le Iene ma al Duca non gliene importa nulla e va a vantarsi del neonato con le Brigate Neroazzurre.
Finalmente Lady Danbury entra nella stanza e trova la povera duchessa in uno stato pietoso. «Dottore?» invoca. Il dottore, no-vax e obiettore, che già durante il parto aveva dato prova di professionalità e lungimiranza ripetendo ogni dieci secondi “Spingete, spingete”, sta ancora armeggiando fra le gambe della donna, come quelli che per non farsi interrogare fanno finta di cercare qualcosa nello zaino. A quel punto, però, non può che alzare la testa.
«Ma chi io?»
«Eh, sì.»
Messo alle strette, deve enunciare la puntuale e impietosa diagnosi: «Perde troppo sangue.» Che vista.
La povera duchessa, chiaramente, muore.
Torniamo al tempo presente.
Con l’intento di portare avanti il geniale piano di far credere a tutti di essere fidanzati, Simon e Daphne trascorrono diverso tempo assieme, passeggiando e mostrandosi in pubblico molto affiatati. In realtà, Daphne riesce solo a dire la parola “ballo”.
Lady Violet e Lady Danbury osservano la bella coppia incantate e felici, la madre di Daphne sostiene che la ragazza sia “dotata di un irresistibile umorismo”, mentre Lady Danbury è certa che “Daphne non apparterrà all’Alta Società, ne sarà uno dei pilastri”. E qui comprendiamo che “trinca, trinca, trinca, buttalo giù con una spinta” piace tanto anche alle due donne.
Ma quale arguto scambio di battute sta avvenendo tra i due?
Daphne afferma di essere molto preoccupata dal fatto che le persone possano scoprire che è rimasta sola con un uomo in giardino e che gli ha mollato un cazzotto sul naso. L’uomo al quale Daphne si riferisce abbiamo avuto il dispiacere di conoscerlo nella scorsa puntata, ed è il tristemente noto Lord Berbrooke che in realtà non potrebbe manco definirsi uomo e che vanta un’inquietante somiglianza con Codaliscia, come mi ha fatto notare qualcuno nei commenti alla scorsa recensione. Apprendiamo comunque che nonostante sia stato lasciato tramortito fra l’erba, Lord Pinguino è vivo e lotta ancora con noi.
Per evitare uno scandalo, dunque, Daphne comunica al bel duca che devono rendere credibile la farsa e che dovranno partecipare ai prossimi 8 balli insieme. Così, de botto, senza senso. A Simon quasi piglia un coccolone, ma Daphne insiste perché si deve sposare entro la fine della stagione mondana e alla fine si accordano per 6. Non paga, chiede che il duca le mandi dei fiori.
«Costosi eh, non fare il tirchio.»
«Ah, pure? Ma non potevo semplicemente silenziare il gruppo Mamme Regency per il Matrimonio?»
«Se mi corteggiaste davvero razziereste i fiorai della città» afferma sicura Daphne.
«Se vi corteggiassi davvero, mi basterebbero 5 minuti con voi in un salotto.»
Un principe azzurro. E poi 5 minuti, benedetto ragazzo? Partiamo male, Santiddio.
Ma passiamo ai nostri amati Featheringtons, affettuosamente chiamati Sfigherton dalla nuvola fantozziana che li segue fedelmente ovunque si rechino. Le tre sorelle hanno saputo che Marina è incinta e sono talmente depresse e preoccupate che fanno merenda con due quintali e mezzo di mignon.
Lady Portia, nel frattempo, si specchia in un comodo cucchiaino per sincerarsi, è una mia ipotesi, che la parrucca che indossa copra l’eczema (è dalla puntata scorsa che la vediamo osservarsi al fronte con aria contrita, ma per il momento gli sceneggiatori mantengono la suspence).
La donna, terrorizzata all’idea che le fanciulle possano scoprire come nascono i bambini, ci manca solo che imparino qualcosa di utile nella vita, chiede a Lord Featheringtons di intervenire e l’uomo, che sta leggendo lo stesso giornale dalla prima puntata, dà il consueto apporto filosofico alla sceneggiatura, chiedendo alla moglie di non rompere il cazzo.
Quando Penelope, l’unica a mostrare umanità per Marina, chiede alla madre perché la ragazza debba essere tenuta così isolata, Lady Portia risponde: «Perché la sua condizione è contagiosa.» Ecco come preparare queste giovani donne a un rapporto paritario e sano con l’altro sesso.
La cosa turba talmente tanto Penelope che la ragazza, appena può, si confida con la sua amica Eloise, la quale di come nascono i bambini ne sa meno di lei, però. Le due si ripromettono di scoprire tutto per evitare che anche loro restino incinte dello Spirito Santo.
Nel frattempo, a casa Bridgerton pare proprio che il geniale piano di Simon e Daphne cominci a dare i suoi frutti, il maggiordomo arriva per annunciare: «Pretendenti per la signorina Daphne», perché immagino siano arrivati in gruppo e si siano fatti annunciare proprio così. Daphne non sta più nella pelle: finalmente il suo sogno di spostarsi si sta per avverare. Nel frattempo Anthony torna a casa e la trova invasa dai Proci. Con lui ha portato Codaliscia, per il quale, probabilmente, un cazzotto in faccia è un invito sufficiente al corteggiamento.
Dopo aver cacciato tutti via, compreso Lord Berbrooke, avviene uno scontro tra Anthony e Daphne alla presenza della madre, con il fratello che insiste perché la ragazza sposi Codaliscia e Daphne che dichiara che non lo toccherebbe neanche con la mano di un’altra. Perfino Lady Violet è prostrata dall’orrore al nome di Berbrooke e ad apprendere la malsana idea del figlio, ma poi rassicura Daphne dicendo che presto il Duca di Hastings si dichiarerà e visto che la voce di una donna non conta un cazzo ma quella di un uomo sì, Berbrooke non potrà fare altro che ritirarsi. Un’altra lezione di femminismo è stata impartita, con affetto e simpatia lascio qui la firma mia.
La scena cambia e ora ci troviamo in una palestra, dove Simon Bennet si sta allenando con il suo amico e pugile Apollo Creed che lo sfotte perché ha ballato con Daphne Bridgerton come farebbe un bambino di prima elementare. I due se le suonano di santa ragione a mani nude come Bud Spencer e Terence Hill, ma niente, manco un livido o una goccia di sangue. Sulla scena irrompe Anthony, parecchio incazzato per questa storia del duca che fa il filo alla sorella quando lui le ha trovato un così magnifico partito. Simon fa notare a Anthony che Lord Berbrooke fa veramente schifo, ma niente, Anthony ha veramente bisogno di un trapianto di cornee. Finalmente, comunque, ci spiega perché ha scelto proprio quell’orrore come marito per l’amata sorella: Berbrooke, a differenza di Simon, non è un donnaiolo. Graziearcà.
Nuovo Flashback: Simon ha quattro anni e non parla ancora. Suo padre Sauron insiste perché parli, con la dolcezza che gli è solita, e il bambino, giustamente, iniziata a balbettare. Il Duca è furioso: è stato loro concesso un ducato solo per meriti straordinari. Ci sarebbe da chiedersi quali sono i meriti straordinari di questo individuo, ma perché pretendere della logica in questa sceneggiatura? Così, definendo un deficiente suo figlio, l’uomo se ne va, diseredandolo. Per fortuna che in un successivo flashback apprendiamo che sarà proprio Lady Danbury a occuparsi della balbuzie del piccolo e a trasformarlo nel gran pezzo di manzo che è oggi.
Nel frattempo Marina nella sua stanza sta rileggendo le lettere del suo amato, il padre di suo figlio, Sir George Crane, quando entra Penelope. Le due iniziano a chiacchierare, Marina racconta di com’è nato l’amore per l’uomo che ora è in Spagna a combattere per Sua Maestà. A quel punto Penelope si fa coraggio e praticamente le chiede come si fanno i bambini e Marina risponde molto puntualmente: «Con l’amore.» Bene, brava, bis. Penelope ne sa meno di prima.
È il momento di un nuovo ballo, finalmente, dove Daphne si presenta coi diamanti di famiglia perché nel frattempo Lady Violet ha ricevuto un invito privato dalla Regina Charlotte in persona che non avendo proprio un cazzo da fare, come ogni reale che si rispetti, aspetta solo che venga annunciato un fidanzamento degno di nota.
Al ballo Daphne e Simon riprendono le loro argute schermaglie: Daphne insiste perché i balli siano otto e ci aggiunte pure un pic-nic, Simon comincia a capire che la ragazza è una piaga ben peggiore di tutte le Mamme Pancine messe assieme. I due ballano assieme, ammirati da tutti, un po’ meno da Codaliscia che subito dopo viene smascherato, davanti a Anthony, dal Duca, il quale lo accusa di aver attentato alla virtù di Daphne (ma la ragazza non voleva che restasse tutto nascosto?).
Anthony è sconvolto. «Ma Daphne me l’avrebbe detto!» Certo, avete un così bel rapporto. Finalmente Anthony capisce che nonostante l’innegabile bellezza esteriore e tutte le apparenti qualità di Lord Berbrooke, egli è in realtà uno stronzo e dunque gli intima di non avvicinarsi più a Daphne. A questo punto Daphne dovrebbe essere felice, giusto? E invece no. S’incazza come una iena con Simon per aver rivelato il segreto.
Quella sera, mentre Simon sta passeggiando tutto solo per schiarirsi le idee, ecco Lord Berbrooke che lo raggiunge cercando di convincerlo a lasciargli Daphne. Berbrooke ha, evidentemente, deciso di suicidarsi, perché continua a provocare Simon con insulti gratuiti finché Simon non s’incazza e gli fa una ripassata che Codaliscia se la ricorderà negli anni e lasciandolo tramortito sul selciato, dove del resto ha trascorso i 2/3 delle puntate. Questo personaggio è stato introdotto nella storia al solo scopo di sfogare le frustrazioni di cast e troupe.
Al pic-nic i Featheringtons vengono come al solito schifati da tutti e guardano con invidia pure i moscerini, Penelope viene prelevata da Eloise e le due parlano ancora di come fare i bambini, non ci capiscono davvero nulla, brancolano nel buio, proprio, ma sono sempre più incuriosite.
Simon e Daphne come al solito passeggiano, la ragazza vuole passare davanti a un gruppo di signori instupiditi dal gioco, si fa abbottonare il polsino da Simon davanti a loro, scatenando immantinente gli istinti predatori del branco, che ora finalmente la notano. Così la ragazza si è guadagnata altri pretendenti completamente idioti, che bello.
Ma ecco che i guai non sono certo finiti: piomba sulla scena Lord Berbrooke il quale, avendo ricevuto diversi attestati di stima da parte di tutti i presenti, specialmente dei Bridgerton, annuncia che sposerà e basta Daphne se no dirà a tutti che la ragazza è stata con lui in un giardino scuro da sola.
Convinto, dio solo sa perché, di avere le doti sufficienti a dirimere la questione, Anthony vuole sfidarlo a duello, non gli basta avere cacato il cazzo per due puntate quasi e aver combinato tutto questo delirio. La madre stavolta lo zittisce facendogli intendere che è meglio che si dedichi a quello che sa fare meglio: accoppiarsi.
A questo punto, però, interviene Daphne: «No, Anthony. Sei un ingenuo: se anche lo sfidi a duello e quello parla prima? Ci tiene in pugno!» Già il solo pensiero che Lord Berbrooke sia in grado di tenere in pugno chicchessia, dovrebbe far riflettere sul grado di acume dei Bridgerton. Per fortuna, però, Daphne è una ragazza molto intelligente e ha già la soluzione. «Sposerò Lord Berbrooke. È l’unica soluzione.» Inoppugnabile.
La scena successiva è un bellissimo incontro tra Lady Violet e Daphne che ha provocato un violento terremoto a causa delle femministe che si rivoltavano nelle tombe. Durante tale felice monologo, Lady Violet, giunta con l’obiettivo di consolare la povera Daphne per l’imminente matrimonio con l’immondo individuo, apprendiamo che è stata proprio la donna a inculcare nella mente della ragazza le sue malsane idee sul matrimonio, affermando che esso è
il miglior dono che la vita possa offrire
Registrata scossa magnitudo 4.0. Ma fatemi spiegare, dice Lady Violet, il matrimonio non è solo avere un marito, ma soprattutto…
avere le tue piccole cose, le tue comodità, una casa da gestire e, soprattutto, dei figli, metterai tutta te stessa nella cura della tua famiglia…
Registrata scossa magnitudo 8.0. Daphne si ricorda a quel punto con chi dovrà fare quei figli e reagisce al tentativo della madre di tirarle su il morale, piangendo.
Finalmente Lady Violet si reca dalla regina che, mentre sniffa tabacco, le consiglia ammiccando con l’aria di chi la sa lunga di organizzare una visita con la madre di Lord Berbrooke. La donna segue il consiglio e incontra finalmente la madre di cotanto figlio. Una donna che, come appunto il suo splendido erede, racchiude in sé tutte le meravigliose qualità del creato: bellezza, finezza, intelligenza, empatia, simpatia.
La donna afferma che il buon Dio non le ha dato altri figli perché aveva già raggiunto la perfezione con Lord Berbrooke e così apprendiamo anche da chi il figliolo ha ereditato la tendenza a distorcere la realtà.
Fin qui tutti si domandano perché accidenti la regina abbia consigliato a Lady Violet di invitare la madre di Lord Berbrooke, ma poi capiamo che lo ha fatto perché mentre le gentildonne sono di sopra a prendere il té, le governanti si dicono i segreti. L’ingegnoso piano di Lady Violet era basato su un’enorme botta de culo, diciamolo, così come a culo la donna è riuscita a comprendere il suggerimento della regina.
I Bridgerton scoprono così che Lord Berbrooke ha messo incinta una domestica che ora vive di stenti in strada. «Ma chi mai ci crederà? Mica siamo uomini!» dice Daphne. «Siamo donne, e facciamo quello che fanno di solito le donne (registrato altra scossa di terremoto magnitudo 5.0): gossip» risponde sua madre. Così, diffondono le voci sull’uomo, voci che arrivano a Lady Whistledown la quale le diffonde in tutti i luoghi e in tutti i laghi e così Lord Berbrooke è costretto a lasciare la città. Mi mancherà.
Lady Violet, ringalluzzita dal successo, licenzia dal ruolo di capofamiglia l’inetto Anthony e gli consiglia di pensare al matrimonio invece di dire stronzate.
Al ballo, Simon e Daphne danzano, Simon è palesemente attratto da lei e dai suoi discorsi sempre molto interessanti: «Voglio un marito.», «Voglio dei figli.» Chi non cadrebbe ai suoi piedi? Ma Simon è turbato, e nell’ultimo flashback a lui dedicato, apprendiamo che il ragazzo ha giurato a suo padre, sul letto di morte, che non avrà mai dei figli in modo che il ducato muoia con lui.
Fine seconda puntata