Quanto ami la saga dei Cazalet lo sapete già: vi ho già recensito Gli anni della leggerezza, Il tempo dell’attesa e Confusione (e ora sto leggendo il quinto e ultimo volume, Tutto cambia). Cosa adoro in questa serie? Il fatto che sia una storia corale, che racconti la vita di una famiglia dell’alta borghesia, con i suoi drammi e le sue disgrazie, con le conquiste e le gioie, che racconti, in altre parole, la vita.
Titolo: Allontanarsi
Serie: I Cazalet #4
Autore: Elizabeth Jane Howard
Collana: Le Strade
Editore: Fazi
Uscita: aprile 2017 (1995)
Prezzo: 20.00 €
ACQUISTA: cartaceo | ebook
Trama: È il 1945 e la guerra è finita. Il momento tanto atteso e sognato dai Cazalet per anni è finalmente arrivato. Eppure, l’eccitazione di fronte alla notizia che le armi sono state deposte è ormai sopita, e l’Inghilterra è ancora paralizzata nella morsa della privazione. Mentre l’impero si disgrega, a Home Place i Cazalet si apprestano a trascorrere quello che ha tutto il sapore dell’ultimo Natale insieme: il sapore malinconico del tempo che passa. I bambini sono ormai cresciuti, le ragazze si sono fatte donne, e gli adulti cominciano a invecchiare. La lunga convivenza forzata è finita e la libertà obbliga a prendere delle decisioni: dovrebbe essere un momento felice, ma la guerra ha lasciato una ferita profonda, e ricominciare non è facile. Il futuro è incerto e una patina triste ammanta le giornate. Per ognuno è giunto il momento di prendere la propria strada, e inevitabilmente ciò porterà i membri della famiglia ad allontanarsi l’uno dall’altro. In questo riassetto difficoltoso, gli amori faticano più di tutti: le coppie che erano state divise dalla guerra stanno lottando per rimettere insieme i pezzi, mentre per quelle che la guerra aveva tenuto insieme forse è ora di ammettere il proprio fallimento. Ma nelle ultime pagine comincia a soffiare un vento nuovo: ce ne accorgeremo nel finale a sorpresa, che riaccenderà la speranza…
La mia recensione
Per molto tempo “Allontanarsi” è stato il volume finale della serie dei Cazalet. Pubblicato nel 1995, ha raccontato la conclusione delle vicende di questa famiglia inglese dell’alta borghesia finché, nel 2013, un anno prima della morte dell’autrice Elizabeth Jane Howard, non è uscito “Tutto cambia“, il vero finale, l’ultimo capitolo dedicato ai Cazalet e ambientato parecchi anni dopo le vicende di “Allontanarsi”.
“Allontanarsi”, dunque, è un romanzo malinconico che ha il sapore di un addio, anche senza esserlo davvero: ci si comincia a salutare, sapendo che con il romanzo successivo, l’addio sarà inevitabile. I bambini crescono e si preparano ad affrontare ciò che altri prima di loro hanno dovuto affrontare: lavoro, matrimonio, figli, disillusioni, primi amori, in altre parole la vita, in tutta la sua devastante portata. La matassa di esistenze che si sono intrecciate nei volumi precedenti si sbroglia, le sotto-trame trovano le loro momentanee conclusioni: nuovi amori nascono, altri finiscono, alcuni personaggi raggiungeranno finalmente l’agognata serenità, altri proveranno la bruciante sconfitta, si delineeranno per tutti nuovi sentieri, che porteranno a punti fermi, da cui, s’intuisce, si dipaneranno altri, innumerevoli, fili. E chissà dove porteranno.
Il titolo, “Allontanarsi” suggerisce il sentimento che pervade queste pagine: il lettore riceve da ogni personaggio una sorta di commiato, nostalgico e commosso; perché, dopo tanto tempo, è così che ci sentiamo dopo aver letto i Cazalet: parte della famiglia. E dunque, siamo con loro a Home Place, ad assistere alla decadenza del capostipite, il vecchio Generale, ormai quasi cieco e non più in grado di badare a se stesso e alla famiglia. La sua discesa nell’ineluttabile china della vita è tanto fatale quanto commovente: è la vita, diranno alcuni, eppure fa male lo stesso, perché è come se il passato, con la sua dolcezza, i suoi lontani drammi, le estati ritagliate nell’orrore della guerra, gli alberi da frutto, i pomeriggi assolati, gli uccelli, il cielo azzurro nonostante le bombe, i ripari… è come se tutto finisse assieme al capofamiglia.
Elizabeth Jane Howard punta tutto, come sempre, sulla caratterizzazione dei suoi personaggi, che escono dalle pagine vividi come in un quadro: non fotografie, badate bene, proprio dipinti, composti, pennellata dopo pennellata, dall’occhio sapiente dell’autrice. La Howard ci mostra solo ciò che vuole e ci dà l’impressione di averci mostrato tutto ciò che serve sapere, in realtà: così conosciamo cosa ne sarà di Louise e del suo tragico matrimonio, che le ha portato un figlio non voluto e le ha fatto comprendere che il mestiere di madre non fa per lei, capiremo quale sorte toccherà a Polly, il cui primo amore ha reso triste e insicura per tanto tempo, soprattutto sapremo che ne sarà della splendida Clary, che abbiamo visto perdersi e poi ritrovarsi, riuscirà a fidarsi di qualcuno, a diventare una scrittrice, a lasciarsi amare senza la paura che non sia vero?
Le storie dei fratelli Cazalet continuano a intrecciarsi: Edward e Villy e il terzo incomodo Diana, ancora dolore, ancora dramma. Avrà Edward fatto davvero la scelta giusta? Hugh soffre ancora tanto per la morte di Sybil, ma forse un piccolo grande conforto attende anche lui. E poi Rachel e Sid troveranno finalmente la pace, il tempo di far crescere il loro amore? E Rupert riuscirà a recuperare il tempo perso con Zoe, mentre erano separati dalla guerra?
Le risposte sono arrivate, e devo dire che sono state tutte di mio gradimento. Il finale è una perla, per il sorriso e le lacrime che riesce a strappare al lettore. “Tutto bene” viene da dire: ci salutiamo qui, brevemente, ma ci rivedremo. Eppure, se anche fossero finite così, le storie dei Cazalet, avrebbero avuto un senso. Restano cose sospese, sentieri che affondano nel profondo del bosco: scopriremo dove tutti i personaggi arriveranno solo col quinto volume. Nel frattempo, vi rinnovo il mio invito: leggete i Cazalet, leggete questa magnifica saga!