buongiornoL’estate per il blog è un periodaccio: la vita lavorativa di un freelance è un inferno di solitudini immeritate e “grafiche al volo” che ti capitano il venerdì sera alle 20, ovviamente. Ecco perché non ho avuto molto tempo per scrivere. Nel frattempo però mi sono iscritta su Medium e ho anche pubblicato un paio di articoli, se volete leggerli eccoli qui e se siete iscritti anche voi aggiungetemi e segnalatemi i vostri profili!

Ma passiamo al sodo: oggi vorrei deliziarvi con un post che avevo in mente di scrivere da un bel po’ di tempo. Parto dal presupposto che ci sono infiniti personaggi di finzione di cui è possibile innamorarsi follemente e che sono nettamente superiori (per ovvie ragione, la prima è che non esistono) al resto dell’umanità. Detto ciò, mi è venuto in mente di fare l’identikit dell’Uomo Ideale, usando pezzi di personaggi di libri (mi limito a questo settore, che se andiamo nelle serie TV e nei film non la finiamo più). Insomma, una specie di Frankenstein Letterario dell’Amore (assolutamente personale).

Pronti? Andiamo!

L’intelligenza di Mr. Darcy (Orgoglio e Pregiudizio – Jane Austen)

Mr. Darcy ~ Colin Firth in Orgoglio e Pregiudizio (BBC Period Drama, 1995)

Darcy è l’uomo sobrio, dalle reazioni misurate, razionale. Si fa guidare poco dall’istinto e molto dalla ragione e all’inizio può apparire freddo, presuntuoso, scontroso. Darcy, però, si rende conto che il cuore a volte prevale sulla ragione ed è così intelligente da accettarlo e da adattare la ragione alle ragioni del cuore, per il suo bene. Perché a volte l’intelligenza consiste nel capire quando è venuto il momento di accettare l’irrazionalità della vita.

Il romanticismo di Rochester (Jane Eyre – Charlotte Bronte)

Mr. Rochester ~ Michael Fassbender (Jane Eyre, 2011)

La vita ha reso Rochester solitario, cupo, antisociale… eppure Jane riesce a entrare nel suo cuore, lo conquista con l’intelligenza e l’incredibile franchezza e Rochester, che è un uomo intelligente e altrettanto franco, si mostrerà per ciò che è davvero: un uomo appassionato, capace di profondi slanci, così affamato d’amore da sfidare perfino il destino avverso. Profondamente romantico.

La bellezza di Dorian Gray (Il ritratto di Dorian Gray – Oscar Wilde)

Dorian Gray ~ Ben Barnes (2009)

Un uomo con la bellezza perfetta di Dorian. Dorian Gray è la quintessenza del dandy: bello, elegante, corteggiato da uomini e donne. C’è bisogno di aggiungere altro? Di Dorian ci prendiamo la bellezza e lasciamo il resto, che è meglio!

La malinconia di Jude (Jude l’Oscuro – Thomas Hardy)

Jue Fawley ~ Christopher Eccleston (Jude l’Oscuro, 1996)

Jude è uno dei miei personaggi preferiti: un uomo coraggioso e malinconico in lotta contro la sorte, la Natura, il mondo. Jude è nato povero ed è destinato a fare un lavoro umile, lui però ama la cultura, i libri e vuole imparare, vuole studiare, diventare un letterato. Tutto questo è folle, considerando i tempi. Jude vuole anche il grande amore. Cercherà di prendersi tutto, ma la lotta contro l’Ordine Prestabilito è persa in partenza… eppure, il coraggio di un uomo non è proprio questo? Lottare, anche se il finale è già scritto.

La fedeltà di Heathcliff (Cime tempestose – Emily Bronte)

Heatcliff ~ Ralph Fiennes (1992)

Quando penso a un uomo fedele, non posso che pensare a Heathcliff. Tralasciando il caratteraccio (va beh, ma io amo pure quello) Heathcliff è talmente innamorato di Cathy da non riuscire a fare altro che vivere in sua funzione, non la tradisce mai, neanche quando la odia, neanche quando lei gli spezza il cuore, neanche quando muore. Fedele, sempre, nonostante tutto, nonostante il tempo, lo spazio. Se non è fedeltà questa!

Il sarcasmo di Rhett Butler (Via col vento – Margareth Mitchell)

Rhett Butler ~ Clark Gable (Via col Vento, 1939)

Uno dei tratti dominanti dello “scapolo d’oro” per eccellenza, Rhett Butler è il sarcasmo. Lo adoro. Probabilmente è più visibile nel film che nel romanzo, ma ormai il Rhett letterario e quello portato sul grande schermo da Clark Gable (che amo) sono una cosa sola.

La perseveranza di Arturo Bandini (Il ciclo di Arturo Bandini – John Fante)

Arturo Bandini ~ Colin Farrell (Chiedi alla polvere, 2006)

Arturo Bandini è uno dei personaggi maschili che amo di più: vuole diventare uno scrittore, vuole essere famoso, vuole essere qualcuno, cancellando le sue origini italiane (vuole essere americano, ma si imbatterà sempre nelle sue radici) ma si imbatte costantemente negli ostacoli messi sulla sua strada dalla vita. Eppure… non si dà per vinto. È buffo, a volte, a volte odioso, presuntuoso, ma in fondo è sempre Arturo, il ragazzo dall’animo buono che vuole diventare uno scrittore e lo diventerà, perché non mollerà mai.

L’astuzia del Signore di Ballantrae (Il Signore di Ballantrae – Robert Louis Stevenson)

James Durrisder, il signore di Ballantrae ~ Errol Flynn (1953)

Il signore di Ballantrae non è certo un modello di comportamento, ma se tralasciamo tutto (preciso che io amo disperatamente questo personaggio, uno dei miei preferiti) la sua astuzia è incredibile: gli permette di sopravvivere in situazioni in cui il resto degli uomini sarebbe già morto. L’astuzia lo tiene in vita, lo rende coraggioso, lo rende il Signore di Ballantrae.

Il coraggio di Ivanhoe (Ivanhoe – Walter Scott)

Ivanhoe ~ Robert Taylor (1952)

Uno dei primi romanzi letti da ragazzina e profondamente amato: Ivanhoe è l’eroe senza macchia, il cavaliere coraggioso fedele alla sua dama (anche quando ci sono altre dame bellissime a tentarlo!)

La ricchezza di Jay Gatsby (Il grande Gatsby – Francis Scott Fitzgerald)

Jay Gatsby ~ Leonardo Di Caprio (2013)

Beh, che dire? Una casa come quella di Gatsby, feste che durano per giorni, l’atmosfera dei ruggenti anni ’20, alcool a fiumi e l’amore di un uomo diventato ricco solo per amore di una donna!

La passione di Tom Jones (Tom Jones – Henry Fielding)

Tom Jones ~ Albert Finney (1963)

Uno dei tratti di Tom è che un donnaiolo incallito (per natura, non lo fa apposta) che poi si innamora della bellissima Sophie e nonostante provi a comportarsi bene, non fa altro che trovarsi in situazioni ambigue (suo malgrado). In ogni caso, Tom è animato dalla passione: ecco perché non riesce a resistere al fascino femminile. Se tralasciamo il resto e ci prendiamo solo la passione, direi che è un buon compromesso!

E il vostro Frankenstein Letterario dell’Amore chi è?

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