Oggi vi parlo di un libro letto in un soffio, Cuore di Neve, Le Cronache del Ragnarök, edito Dark Zone e che l’autrice Debora Mayfair mi ha gentilmente inviato in omaggio, per una recensione.
Titolo: Cuore di Neve
Autore: Debora Mayfair
Serie: Le cronache del Ragnarök #1
Genere: Paranormal romance
Data di pubblicazione: 31 dicembre 2017
Pagine: 296
Prezzo: 14.90 €
Link per l’acquisto: cartaceo | ebook
Quello di Cuore di Neve è un mondo onirico, imbevuto di mitologia nordica con una fortissima componente romantica: la storia scorre rapida e senza intoppi, in alcuni punti, per me, il problema è stato proprio il ritmo troppo veloce che rischia di non appagare appieno i bisogni del lettore, nel complesso, comunque, una storia piacevole che stuzzicherà gli amanti della mitologia nordica (come me!) e affascinerà i cuori più romantici.
La storia è narrata alla prima persona presente da diversi personaggi, che si alternano nei POV: Bianca è la protagonista principale, il fulcro attorno al quale ruota tutta la vicenda. Si tratta di una ragazza all’apparenza autonoma ma, di per sé, molto fragile: i ricordi di Bianca stanno scomparendo, poco per volta. La ragazza è dotata di enormi poteri, che impareremo a conoscere man mano che la storia avanza e che Bianca prende coscienza di ciò che è: è una Regina degli Spiriti, cioè può influenzare chiunque voglia, spingendo perfino le persone a innamorarsi di lei, riesce a leggere negli specchi il passato e il futuro delle persone, inoltre è una combattente nata (una specie di ninja come, amichevolmente, viene definita nel libro). Insomma, sembrerebbe invincibile: il problema, però, è che fin da bambina i sogni di Bianca sono popolati da creature malvagie e dai terribili Incubi che hanno l’intenzione di distruggere tutti i suoi ricordi per attirarla dalla loro parte. A difendere Bianca e a combattere accanto a lei ci sono Matthew, Teo per lei, un Cacciatore bello e innamorato che, al momento in cui la storia inizia, è diventato da poco il suo ex, e Hallbjörn, islandese e amico d’infanzia di Bianca, ex primo amore, che ritorna a casa dopo anni, precisamente dopo essere andato via lasciando Bianca nella disperazione. I tre formeranno il classico triangolo amoroso, reso scoppiettante dal fatto che sono tutti e tre individui alfa, con una propensione esplicita per il comando.
Ci troviamo in Italia e, alla fine del libro, ci si sposta a Parigi, ma in realtà l’ambientazione è sono citata, il mondo di Bianca è un luogo più mistico che fisico: tutto è immerso nella calda luce del mito, le vicende raccontate potrebbero essere accadute ovunque e la maggior parte della storia si svolge in luoghi chiusi (la casa dove Bianca si è trasferita dopo la rottura con Teo, pub, palestre, ecc.). Siamo sull’orlo di evento terribile e inevitabile, il Ragnarök, la fine del mondo nella mitologia norrena e Bianca ne è la protagonista principale: la sua capacità di ricordare o meno influenzerà il processo che è già in atto.
Da amante della mitologia norrena non potevo non apprezzare l’idea di mescolare le tradizioni nordiche e l’ambientazione contemporanea: i riferimenti ai miti del Nord sono chiari e precisi, Debora Mayfair vi costruisce attorno una vicenda credibile e affascinante. L’idea principale attorno a cui ruota la storia, comunque, non è tanto la mitologia o l’azione, quanto l’Amore. L’autrice concede moltissimo spazio al triangolo amoroso che viene a formarsi tra Bianca, Teo e Björn, analizzando con cura le sensazioni dei tre: man mano che Bianca acquista consapevolezza dei suoi poteri e recupera ciò che le è stato tolto, il triangolo si modifica diventando, alla fine, una coppia. Forse, per i miei gusti, tutto ciò accade in maniera poco naturale, con una Bianca che i due si rimbalzano, contendendola come se fosse un oggetto.
Anche lei ci mette del suo, flirtando ora con l’uno ora con l’altro, per poi pentirsi, combinando grossi casini. Nella prima parte del libro, Bianca mi è sembrava un po’ troppo sicura della sua bellezza e del potere che ha sugli altri, per essermi simpatica. La sua umanità, comunque, esce fuori dopo, quando diventa finalmente consapevole di se stessa. Per quanto riguarda Teo e Björn, invece, pur essendo sulla carta personaggi affascinanti, non sono riusciti a conquistarmi per il loro atteggiamento bipolare, un po’ cavernicolo (es. Björn continua a parlare con Bianca sollevandola e sbattendola contro la parete) che spesso e volentieri sfocia nello stalking: le zuffe fra i due ci starebbero pure, del resto si contendono la stessa donna, ma tutto quel vantarsi di essere andati a letto con Bianca, stuzzicando continuamente l’altro, come se Bianca non avesse capacità di scelta è un po’ immaturo da parte loro. In ogni caso, i due evolveranno abbastanza nel corso della storia, diventando un po’ più saggi e maturi (e meno odiosi, per quanto mi riguarda, anche se, ahimè, l’antipatia rimane).
Lo stile è veloce, moderno, romantico senza scadere nel melenso (pur concedendo diversi cliché di genere), il romanzo si legge in un soffio ed è indirizzato principalmente a chi vuole leggere una storia d’amore, perché l’azione è limitata. Da lettrice, avrei preferito maggiore azione, più background dei personaggi (meno didascalici, per quanto riguarda i loro atteggiamenti), un intreccio più misterioso e fitto, ma è chiaro che l’intento dell’autrice fosse proprio quello di raccontare una storia di amore, sacrificio e passione, immergendola in un’atmosfera mitica e, in questo senso, c’è riuscita perfettamente. Per cui, a parte il mio gusto personale, posso dire che si tratta di un buon romanzo, con una trama accattivante e ben scritta, che fa da premessa a un universo che si preannuncia ricco e complesso. Dunque, consiglio questo libro alle amanti del paranormal romance, a chi ama la mitologia nordica e a chi vuole leggere una storia d’amore intensa, con una protagonista forte e moderna e due protagonisti maschili forti e passionali.
Da sempre appassionata di disegno e scrittura, è convinta dell’esistenza di qualcosa che vada ‘oltre’ quello che la mente umana possa concepire. Adora le fiabe e le leggende, elementi molto importanti nelle sue storie. Cuore di Neve è il suo romanzo di debutto.