Buongiorno lettori! Oggi vi parlo di una lettura fatta di recente, si tratta dell’esordio letterario di Cinzia Del Bigallo Fieri: “Tu che sussurri alla mia anima”, un romanzo ambientato in Sicilia nel 1833 e che ha al centro della vicenda intrighi, misteri e un amore passionale.

Titolo: Tu che sussurri alla mia anima
Autore: Cinzia Del Bigallo Fieri
Editore: Self
Pagine: 333
Uscita: aprile 2017

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Il libro: Maria Castillo unica figlia di Giuseppe Castillo e Rosalia Escobedo, accanto a sé ha il suo spirito guida Maya, che l’accompagna nei suoi primi quattro anni di vita. Cresce libera, non essendo costretta a rispettare le rigide regole dell’epoca per diventare una perfetta signorina. Al compimento dei dodici anni però, la vita di Maria viene messa in subbuglio. Strani sogni, accompagnati da una voce che parla una lingua sconosciuta, visioni di luoghi e immagini surreali, la portano a pensare, tenendo per sé questo segreto, di diventare pazza. La notte antecedente il suo sedicesimo compleanno, in uno di questi sogni vede il pericolo incombere su suo padre: lugubri uccelli lo avvolgono minando la sua vita, ma un lupo protettore apparso improvvisamente li allontana. Tutta l’attenzione di Maria è ora inesorabilmente rivolta verso di lui. Avvolto dalla nebbia, il lupo si trasforma in uomo, che celato, si dissolve lasciandole solo il ricordo dei suoi occhi glaciali.

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La recensione

IMG_3619Il prologo del romanzo ci trasporta nel 1492, il 12 ottobre precisamente, giorno in cui Cristoforo Colombo approda sul continente americano con i suoi uomini. Quando l’esploratore torna in Spagna, lascia dietro di sé alcuni dei suoi compagni, fra cui Rodrigo Escobedo, avo della nostra protagonista. Rodrigo s’innamora di una sacerdotessa e sciamana indigena, Maya: i due, una volta sposati, tornano in Europa. Questa unione darà il via a una generazione di donne in grado di “vedere oltre”, di cui Maria sarà, come sua madre prima di lei, degna rappresentante.

Sento accanto a me un calore. Mi volto. Dal nulla, si materializza una donna. In piedi, di fronte a me, mi porge le mani. La osservo, sorprendendomi della sua somiglianza con me. Lei mi sorride dolcemente e mi sussurra: «Alzati, e non avere timore.»

Il potere di Maria resta sopito fino alla sua prima mestruazione: a dodici anni, la ragazzina si rende conto di avere poteri eccezionali di cui non sapeva nulla. Non sapeva, infatti, che sua madre e sua nonna avevano le stesse capacità, suo padre, infatti, preoccupato dall’enorme potere della ragazzina e pronto a vederlo esplodere, ha deciso di allontanare Maria, facendola crescere in tranquillità, lontano da lui e dal caos della vita che conduce, legata a doppio filo con quella del re.

Maria, assieme alla fedele Anita, è dunque cresciuta libera e felice, almeno finché le inquietanti visioni di morte e la visione di una donna di nome Maya, che le somiglia moltissima, non iniziano a cambiare il suo mondo. La visione più terribile e spaventosa, Maria ce l’ha il giorno prima di compiere sedici anni: vede suo padre circondato dai corvi, immagina la sua morte e poi vede un lupo, una bestia bellissima e feroce che si trasforma presto in un uomo dagli occhi glaciali. Quegli occhi, Maria non riesce a dimenticarli, così come l’idea che suo padre sia in pericolo: ancora una volta la sua vita cambierà bruscamente quando il genitore la manda a chiamare per annunciarle il suo matrimonio con il Sultano Sargon Dib Sultan dell’Oman, che con suo padre ha stretto un accordo commerciale che prevede proprio “la vendita” della giovane Maria.

Sargon ha occhi freddi come quelli dell’uomo-lupo del sogno di Maria e la ragazzina ne è spaventata: lo odia, perché la sta acquistando come una bestia da macellare, e allo stesso tempo ne è attratta, perché sa che farà parte del suo destino, come le è stato mostrato in sogno. E infatti gli intrighi tessuti ai danni della sua famiglia coinvolgeranno anche Sargon, che non è esattamente ciò che sembra. Nonostante il suo aspetto glaciale, Sargon è un uomo d’onore, che ha conosciuto Maria giovanissima e si è tenuto a distanza, resistendo all’enorme passione che la ragazzina gli ha suscitato fin da subito.

«Mia adorata, gli spiriti sono con te per guidarti nel grande cerchio della vita. Non ostacolarli, fidati di loro e scoprirai ciò che in te è innato. Mio tesoro, non avere paura, Maya ed io non ti abbandoneremo, ci prenderemo cura di te»

IMG_3618Queste sono le premesse di una storia fatta di misteri, intrighi e di una passione sfrenata: il rapporto fra Maria e Sargon muterà presto in amore, un amore pieno di desiderio, sapientemente descritto dalla penna di Cinzia Del Bigallo Fieri. In effetti, la parte più riuscita del romanzo è proprio questa: le scene d’amore fra i due sono passionali, ben narrate, coinvolgenti, mostrano un erotismo elegante, mai eccessivo, che regala al lettore la giusta dose di batticuore.

I personaggi di Maria e Sargon sono ben delineati: Maria, timida e bellissima, non sa nulla dell’amore, è coraggiosa, una bellezza selvaggia e naturale, che viene direttamente dal sangue di sua nonna; col suo carattere, il potere di vedere oltre e la bellezza attrae e tiene legato a sé Sargon, uomo d’un pezzo, forte, severo, generoso benché freddo, razionale sempre, tranne quando si tratta della sua Maria. La costruzione di questi due personaggi e dei rapporti che intrattengono mi ha ricordato l’iniziazione al sesso dell’Angelica di Anne e Serge Golon e in effetti anche il resto della trama, con misteri e intrighi che si mescolano alle scene di passione tra i due, ha richiamato alla mia mente la serie di romanzi dei coniugi Golon.

«Maria» mi chiama con voce roca e spezzata. «Rimani lì, non ti muovere» ordina  senza guardarmi. «In questo momento anche solo il tuo profumo è una tortura, capisci?» esclama disperato.

La scrittura di Cinzia Del Bigallo Fieri è molto accurata, elegante, ma anche un po’ troppo prolissa per i miei gusti: a volte l’autrice eccede nelle descrizioni, preferendo usare frasi lunghe e arzigogolate, chiaro riferimento a una scrittura classica, ottocentesca, che comunque non stona, visto il tema della storia. In generale consiglio questo romanzo a chi ama i romanzi storici, passionali, con una trama che promette emozioni e misteri e in cui l’accuratezza storica passa in secondo piano rispetto alla fantasia.

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